Ciao, in questo articolo esamineremo i sintomi premonitori della cervicale da stress e discuteremo di come distinguere se i sintomi hanno una causa psicosomatica o derivano da altri fattori fisici. Ti chiedo di dedicare 15 minuti alla lettura di questo articolo, poiché ti fornirò tutte le informazioni necessarie per sviluppare una strategia efficace e naturale per affrontare completamente il tuo problema in 3 passi. Inoltre, ti presenterò degli esercizi pratici da iniziare fin da subito, in modo che tu possa prenderti cura dei tuoi sintomi autonomamente, senza ricorrere a terapie fisiche o farmacologiche.
Ma prima di procedere, permettimi di presentarmi: sono Alessio Veneziano, un fisioterapista e coach mind-body. Il mio lavoro consiste nell’ aiutare coloro che soffrono di dolori cronici a ritrovare un nuovo senso di benessere attraverso il metodo mind-body (mente-corpo). Offro consulenze individuali e sessioni di gruppo online.
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Sintomi cervicale da stress : Quali sono
I principali sintomi della cervicale da stress includono:
- Tensione muscolare nella zona del collo, della nuca bassa, delle spalle e delle scapole.
- Dolore muscolare.
- Rigidità nei movimenti del collo, come rotazione, flessione ed estensione.
- Difficoltà di concentrazione.
- Sensazione di sbandamento o vertigini.
- Visione offuscata.
- Mal di testa e emicrania.
- Insomnia
- Dolore alla mandibola
- Dolore, bruciore o perdita di sensibilità al viso.
Potrebbe succedere che alcuni di questi sintomi ti preoccupino più del necessario, pensando che siano causati da problemi o disfunzioni del sistema nervoso. Tuttavia, è importante notare che tali sintomi possono derivare comunemente dallo stress e dalla tensione emotiva. Tra poco ti spiegherò come riconoscere se questi sintomi sono effettivamente causati dallo stress o dall’ansia (in questo caso li chiamiamo psicosomatici) oppure se sono legati a patologie strutturali del collo.
Sintomi cervicale da stress : come si manifestano
Come indicato nel titolo di questo paragrafo, i sintomi da stress si manifestano durante o dopo periodi di elevato stress. Tuttavia, è importante approfondire ulteriormente la questione. La manifestazione dei sintomi può avvenire gradualmente, con un aumento progressivo dell’intensità nel corso di giorni, settimane o mesi. Altrimenti, possono manifestarsi improvvisamente, causando panico o disagio poiché si crede che siano causati da un problema strutturale.
Ad esempio, potresti svegliarti al mattino con un torcicollo che sembra non passare. Dopo una settimana, il sintomo potrebbe diminuire leggermente, ma persiste a un livello più lieve. In questi casi, potresti chiederti se potrebbe trattarsi di artrosi. Di conseguenza, potresti decidere di consultare un fisiatra e farti prescrivere una risonanza magnetica.
Tuttavia, potrebbe risultare che hai due ernie, una protusione discale, una rettilineizzazione della colonna cervicale e magari anche un po’ di artrosi…
Oddìo…!
A questo punto, potrebbe iniziare un circolo vizioso di paura e ansia, che aumenta notevolmente i sintomi. Ti svelo un segreto: nelle linee guida dei fisioterapisti (almeno qui in Olanda, dove ho completato il mio percorso accademico), si sconsiglia vivamente di effettuare risonanze magnetiche se non sono giustificate da sintomi gravi e specifici. Il motivo è abbastanza semplice: nella maggior parte dei casi, la risonanza magnetica non rivela la vera causa del dolore, ma può solo escludere gravi patologie come tumori o fratture.
Ci sono numerosi articoli scientifici che dimostrano come i problemi strutturali come ernie, discopatie e artrosi non siano la causa del dolore, ma semplicemente segni di invecchiamento e usura della colonna vertebrale. Per farti un’idea, già il 30% delle persone ventenni presenta tali segni… quindi non preoccuparti se vengono trovati simili reperti nella tua colonna cervicale.
Potresti chiederti quali sono i sintomi che dovrebbero allarmarti al punto da richiedere una risonanza magnetica
Sintomi per cui si eseguono delle risonanze magnetiche o accertamenti :
- Perdità di sensibilità negli arti (braccia o gambe in una zona limitata)
- Perdità di forza negli arti
- Perdità di equilibro
Se quindi il sintomo presenta questi o uno dei 3 punti allora è meglio proseguire con degli accertamenti neurologici per escludere patologie più serie.
10 evidenze che il tuo problema è psicosomatico
- Il dolore è incominciato durante un periodo di stress
- Il dolore è iniziato più di 3 mesi fa
- Il dolore è arrivato senza alcun infortunio (dall’oggi al domani…).
- I sintomi non sono costanti e cambiano di intensità durante il corso della giornata.
- I sintomi interessano diverse parti del corpo (ad esempio mal di collo, emicrania, costipazione, ecc.).
- I sintomi si spostano o si estendono.
- I sintomi aumentano sotto stress.
- I sintomi non hanno nulla a che fare con la struttura del corpo (ad esempio: arrivano nel cambio di stagione, a causa di un odore o particolare luminosità dell’ambiente ).
- I sintomi sono simmetrici (ovvero gli stessi sintomi si verificano anche nella parte opposta del corpo).
- I sintomi sono ritardati dopo un’attività fisica (ad esempio: dolore dopo una camminata, corsa…).
Ok , adesso non prendere tutto alla lettera. Non significa che devi avere necessariamente tutti e dieci questi punti per classificare il tuo dolore come psicosomatico.
È un po’ più complicato di così, ma in generale se hai risposto almeno a 3 o 4 punti SI, ci sono buone probabilità che lo sia.
Dolore psicosomatico : Non è tutto frutto della tua testa
Il malinteso più comune per coloro che sentono la parola “psicosomatico” è pensare che il loro sintomo sia interamente frutto della loro mente e in qualche modo inventato. Non c’è nulla di più sbagliato.
Non sei diventato/a pazzo/a non preoccuparti !
Per una volta per tutte: il dolore psicosomatico è completamente reale e quando diventa cronico (oltre 3 mesi), può essere oggettivamente analizzato tramite risonanze magnetiche funzionali (fMRI). È il tuo sistema nervoso che crea il dolore, principalmente a causa dello stress emotivo, traumi psicologici o emozioni represse, generando una serie di sintomi che spesso vengono scambiati per problemi fisici (come ernie o protusioni).
La diagnosi, quindi, non deve soltanto basarsi sulla risonanza magnetica, ma anche sul tuo storico medico e psicologico, specialmente quando si tratta di dolori che persistono per più di 3 mesi.
L’importanza di riconoscere questi sintomi come segnali di stress : 3 indizi per capirlo
A volte si complica più di quanto sembri. Per essere sicuri che non si tratti di patologie gravi, vengono eseguiti numerosi esami. Tuttavia, la risposta si trova spesso proprio di fronte a noi, o meglio, dentro di noi. Basta analizzare il periodo della nostra vita che stiamo vivendo o abbiamo vissuto fino ad oggi per capire che la natura del dolore non riguarda solo muscoli, ossa e tendini, ma anche il nostro sistema nervoso.
- I primi segnali di stress che provengono dal nostro corpo sono quelli del respiro corto e affannoso. Non a caso, la tensione principale si manifesta prima nel collo rispetto ad altre parti del corpo. Il respiro corto fa lavorare continuamente i muscoli del collo e del petto, sollecitando il nostro torace migliaia di volte al giorno. Immagina quanto lavoro devono svolgere i muscoli del collo e del petto per supportarti durante il giorno. Esistono tecniche di respirazione che ti aiuteranno a riequilibrare questa iperattivazione.
- Un altro segnale è il mal di testa ricorrente. Se ti trovi in queste condizioni almeno due volte al mese, è un forte indizio che devi fare qualcosa per dare supporto al tuo sistema nervoso.
- L’ultimo segnale è l’insonnia. Può capitare a tutti di avere difficoltà a dormire di tanto in tanto, ma quando l’insonnia diventa ricorrente (quando si fa fatica a dormire per più di tre giorni a settimana), è un altro importante indizio che qualcosa non va. Il sonno è estremamente importante per ripristinare l’equilibrio dei vari sistemi del nostro corpo, come il sistema nervoso, immunitario e ormonale. Dare priorità all’igiene del sonno ti apporterà molti benefici non solo per i sintomi della cervicale, ma per tutto il corpo.