Neurostimolatore Midollare: Controindicazioni e Opinione Personale

Quali sono le controindicazioni del neurostimolatore midollare? Funziona davvero? In questo articolo desidero dare la mia onesta opinione su questo acclamato strumento tecnologico per la gestione del dolore cronico.

Dopo il servizio delle Iene su Canale 5 del 16 maggio 2023, nei forum di Facebook e Google sono emersi decine di post di persone che chiedevano pareri, e ho pensato che fosse giunto il momento di scrivere un articolo a riguardo per rispondere alle domande e prendere in considerazione aspetti che non sono stati trattati nel servizio delle Iene.

Ma prima di iniziare, desidero presentarmi nel caso in cui non ci conoscessimo ancora:

Prima di procedere, permettimi di presentarmi: sono Alessio Veneziano, terapista e fondatore di Veneziano Therapy. Laureato in fisioterapia e psicologia applicata. Il mio lavoro è aiutare persone che soffrono da dolori cronici persistenti ritornare alle attività quotidiane senza più limitazioni. Questo è possibile attraverso il mio percorso di riabilitativo, consulenze e articoli o video informativi.

Se vuoi sapere come funziona il percorso e se può fare per te, ti invito a guardare il mio seminario gratuito QUI

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Che cos’è Il neurostimolatore midollare ?

Un neurostimolatore midollare, noto anche come impianto di stimolazione midollare, è un dispositivo medico utilizzato per il trattamento del dolore cronico. Si tratta di un piccolo dispositivo impiantabile chirurgicamente che genera impulsi elettrici per stimolare specifiche aree del midollo spinale al fine di alleviare il dolore.

Neurostimolatore Midollare Opinioni

Il neurostimolatore midollare è costituito da tre componenti principali: il generatore di impulsi, i fili e gli elettrodi. Il generatore di impulsi è un dispositivo simile a un pacemaker che viene impiantato sotto la pelle, solitamente nell’addome o nella parte superiore del gluteo. Questo generatore produce gli impulsi elettrici che verranno indirizzati alle zone specifiche del midollo spinale. I fili, detti anche elettrodi, vengono inseriti nel canale spinale e posizionati vicino alle radici nervose coinvolte nel dolore. Essi trasmettono gli impulsi elettrici dal generatore al midollo spinale.

 

Una volta che il dispositivo è impiantato, viene programmato in modo personalizzato dal medico, adattando la frequenza e l’intensità degli impulsi alle esigenze del paziente. Questa programmazione può essere modificata nel tempo per ottimizzare l’efficacia del trattamento.

Neurostimolatore midollare : Come funziona

Funziona inviando piccoli impulsi elettrici al midollo spinale. Questi impulsi stimolano le fibre nervose responsabili delle sensazioni di pressione e tatto (chiamate fibre nervose A-beta), che a loro volta possono bloccare i segnali di dolore provenienti da altre fibre nervose (chiamate fibre nervose A-delta e C).

 

In pratica, questo significa che il neurostimolatore midollare può interrompere la trasmissione dei segnali di dolore al cervello, riducendo così la sensazione dolorosa.

Viene considerato come opzione di trattamento quando altre terapie, come farmaci o chirurgia, non hanno funzionato bene o hanno causato effetti collaterali indesiderati.

 

Neurostimolatore Midollare :  La mia opinione

Appena ho finito di guardare il servizio delle Iene, mi sono detto: “È incredibile come si cerchi sempre una soluzione esterna, una pillola magica, un altro prodotto che risolverà il nostro malessere interiore”.

 

Un aspetto importante da considerare è proprio quello teorico. Il dolore cronico è generato dal nostro sistema nervoso centrale (cioè il cervello e il midollo spinale). È stato memorizzato sulla base di tre fattori principali:

 

  • Fattori biologici (fisici)
  • Fattori psicologici (emozioni e stress legati al passato e al presente)
  • Fattori sociali (lavoro, famiglia e relazioni sociali in generale)

 

Non voglio approfondire troppo questi fattori perché sul mio sito web ho scritto decine e decine di articoli a riguardo. Troverai persino un intero corso chiamato NeuroBalance per capire come il dolore cronico si sviluppa e come influenzarlo direttamente attraverso le più potenti tecniche di auto aiuto che abbiamo oggi a disposizione. Tutti questi articoli e i miei servizi si basano su fonti scientifiche aggiornate nell’ambito della neuroscienza del dolore.

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Il punto che vorrei toccare qui è che con l’utilizzo di un dispositivo come il neurostimolatore, influenziamo solo l’aspetto biologico del dolore, che è solo uno dei tre aspetti che influenzano e creano il dolore.

 

Attenzione: non sto dicendo che sono contrario al neurostimolatore, ma oggi esistono soluzioni completamente naturali che non richiedono l’assunzione di farmaci, terapie manuali o addirittura interventi chirurgici.

 

Uno degli ultimi studi scientifici clamorosi dimostra come attraverso una terapia mind-body, basata sulla regolazione del sistema nervoso e l’espressione delle emozioni represse, si possa ottenere una riabilitazione completa al 100% senza alcun intervento chirurgico. Puoi guardare lo studio scientifico del 2021 qui.

 

Il mio lavoro consiste proprio nell’insegnare ai miei clienti le strategie che hanno utilizzato migliaia di altre persone per regolare il sistema nervoso .

 

Il dolore cronico è una malattia che viene perpetuata nella nostra società anche a causa della mancanza di informazioni, in altre parole, della scarsa educazione sulla neuroscienza del dolore da parte dei pazienti (e non solo).

 

Come potevano educare milioni di persone in Italia con un servizio di soli 10 minuti su un intervento chirurgico?

 

Ma andiamo ancora più a fondo.

Neurostimolatore Midollare : Effetti collaterali e Controindicazioni 

A mio parere, prenderei in considerazione questa tecnologia solo quando la terapia mind-body non ha avuto effetto qualora il paziente per qualche motivo non “crede” nella terapia mind-body.

 

Se non sai di cosa sto parlando, la terapia mind-body per il dolore neuroplastico consiste principalmente in tre fasi:

 

Fase 1: Educazione del paziente

Educazione sulla scienza del dolore cronico neuroplastico. Si spiega come il dolore si adatta e persiste in base agli ai suoi eventi di vita passati e presenti.

Il dolore cronico, che non ha cause strutturali, non deve essere trattato come il dolore acuto . Ricordo che parliamo di problematiche non gravi ( come tumori, infezioni, malattie autoimmuni)

Nella maggior parte dei casi, coloro che soffrono di dolore cronico e si sottopongono a numerose visite mediche e risonanze magnetiche non hanno problemi fisici evidenti. È il sistema nervoso centrale che è diventato ipersensibile a causa di fattori psicosociali.

Quindi, perché trattare solo il corpo quando in realtà le nostre emozioni, il nostro mindset, le nostre false credenze e il nostro stile di vita sono il problema?

 

Ma cosa facciamo quando lo stimolatore elettrico non funziona? Quali sono le controindicazioni quando l’impulso elettrico smette di funzionare per qualche motivo? Sono macchine, e quindi è normale che possano avere malfunzionamenti e usura. Parliamo degli effetti collaterali delle anestesie locali e dei costi di gestione di questa strumentazione.

Parliamo di un dispositivo che potrebbe essere sostituito da una terapia olistica che va a influenzare e rieducare il  sistema nervoso centrale. Ecco perché l’educazione sul dolore è parte integrante della terapia mind-body.

Fase 2 : Regolazione del Sistema Nervoso

Come possiamo regolare il sistema nervoso a nostro comando attraverso l’uso della nostra mente e del nostro corpo? Non è necessario essere un monaco tibetano buddista per utilizzare queste tecniche.

 

Nello studio del 2021, medici e psicoterapisti specializzati nella terapia mind-body, come Alan Gordon, hanno dimostrato come sia possibile raggiungere il benessere in meno di due mesi di terapia attraverso i passaggi che sto descrivendo. Una volta che il sistema si è regolato, non sono necessarie terapie aggiuntive.

 

Nello studio, la regolazione del sistema è stata ottenuta attraverso il cosiddetto tracciamento somatico, una sorta di mindfulness per i dolori cronici. Attraverso questa tecnica, addestriamo il cervello ad accettare i sintomi (che non sono sinonimi di danneggiamento ai tessuti), come spiegato nella fase 1 (Educazione al Dolore). L’accettazione dei sintomi e la modulazione della percezione di essi fanno sì che gradualmente il sistema nervoso rilasci sempre meno stimoli di dolore al corpo.

 

Nel mio metodo, il tracciamento somatico è affiancato dalla respirazione e dal movimento fisico graduale e da altre modalità come quelle di visualizzazione. Ci sono numerosi studi a supporto di queste tecniche aggiuntive, poiché stimolano la produzione di oppioidi naturali (farmaci analgesici) nel corpo.

 

Lo stimolatore non fa altro che interferire con i segnali di dolore inviati dal cervello. Nella fase 2, il tracciamento somatico, le tecniche di respirazione, la meditazione e il movimento fisico fanno lo stesso. Vedi la differenza? Notiamo effetti collaterali in una terapia mind-body? Nessuno. Perché il paziente non deve sottoporsi a interventi chirurgici o assumere potenti farmaci analgesici.

 

Riguardo ai farmaci : non sono totalmente contro ma non credo siano essenziali, anzi abbiamo molti dati per dire che in certi casi aggravano solo la situazione. Vedi dipendenze e adattamento dell oppioide al sistema nervoso.

 

Il motivo per cui questa terapia mind-body fatica ad essere diffusa è perché è assolutamente gratuita e naturale. Non supporta gli interessi finanziari del settore sanitario pubblico e privato. “No money, no business”. Non c’è alcun profitto per le multinazionali farmaceutiche.

 

Voglio che gli italiani si informino di più su approcci come questo perché sono alla portata di tutti. Abbiamo bisogno di più terapisti nel settore medico e olistico che adottino questo approccio terapeutico, che è già di successo in altre parti del mondo, come gli Stati Uniti e i paesi del Nord Europa.

 

Ma andiamo alla fase 3

FASE 3 : L’espressione del emozioni

Come un elettrostimolatore possa andare a educare il nostro corpo ad esprimere le emozioni represse? Forse arriveremo anche a questo in futuro, ma fatto sta che oggi non siamo a quel punto e forse non lo saremo mai (per fortuna).

Quante volte ti sarai sentito dire : “ E’ solo un po di stress, passaci su e vedrai che il dolore svanirà “ Oppure “ Signora/e si metta in testa che ci deve convivere con questi dolori “.

Sminuire lo stress e le nostre emozioni come se non fossero la radice del dolore stesso lo trovo non solo umiliante ma anche anti-etico e anti-medico.

Perché nel 2023, oggi, sappiamo che il dolore è un’esperienza soggettiva e nessuno può dirci di passarci su così dal nulla, senza sapere che è lo stress e in particolare le nostre emozioni represse a perpetuare il dolore. Ecco che in questa fase 3 si tratta proprio questo aspetto attraverso la scrittura espressiva.

La scrittura espressiva è una modalità di scrittura che permette di fare uscire le nostre emozioni represse, così da liberare quella tensione muscolare che è stata cronicamente accumulata in questi anni, non solo nei nostri tessuti muscolari o nervosi ma anche nella nostra psiche.

So che è un concetto molto astratto da capire ecco perché la prima fase di educazione al dolore è cruciale.

E questa è basata su evidenze scientifiche e non su opinioni.

Scettico ?

“Ci stà” e ti capisco. Soprattutto perché questo è un approccio molto moderno e non divulgato alla massa.

Essere scittici fa bene perché ti porta ad rimanere curioso e aperto. A questo punto ti consiglio di leggere piàù informazioni possibili sul dolore neuroplastico e sulla mind body therapy. Leggi differenti fonti da differenti terapisti sia esteri che italiani e fatti una tua idea.

Ecco qualche fonte dove potrai iniziare. Ti elenco qualche esperto mondiale :

 

Conclusione :

A mio parere, il neurostimolatore midollare può essere preso in considerazione solo se la terapia mind-body non ha effetto sul paziente o se il paziente non è aperto a tale approccio. Tuttavia, ritengo di cruciale importanza informare almeno la popolazione italiana sul fatto che esistono soluzioni che stanno funzionando per centinaia di migliaia di pazienti all’estero e che i risultati possono essere replicati anche in questo paese.

 

Il problema principale è la mancanza di educazione, non solo nella popolazione affetta da dolori cronici, ma anche tra i professionisti del settore. La sanità italiana offre gratuitamente interventi chirurgici che, tuttavia, non riescono a soddisfare la domanda di oltre 5 milioni di persone. Dobbiamo considerare tutti i costi sostenuti per una procedura che può essere considerata solo come una gestione del dolore e non come una cura.

 

La terapia mind-body si propone non solo come un complemento alla chirurgia, ma in alcuni casi come una valida alternativa.

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Neurobalance è il metodo di Mind-Body Therapy che ho ideato dopo più di 10 anni di studi, test ed esperienza nel settore benessere. Se soffri da dolori persistenti come fibromialgia, cervicalgia, lombalgia, emicrania questo corso può fare al caso tuo.

 

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Per adesso è tutto,

Buona ricerca e pratica

 

Alessio Veneziano

Terapista e Fondatore di Veneziano Therapy 

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Alessio Veneziano

terapista & pain coach

Ti aiuto a liberarti dal dolore così che tu possa riprendere le attività che hai sempre amato con fiducia e libertà.

Alessio Veneziano

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