Male alla schiena bassa : Rimedi Efficaci [La Guida Completa]

Il dolore lombare è un disturbo comune che colpisce molte persone in tutto il mondo. Almeno una volta nella vita tutti prima o poi andiamo incontro a questo fastidio che normalmente non dura più di 2 o 3 settimane. In alcuni casi però può persistere nel tempo anche per mesi se non anni. Il dolore persistente lombare può essere considerato una vera e propria malattia. In questi casi si consiglia un approccio mirato e olistico che prenda in considerazione diverse cause e fattori che appunto andiamo a vedere in questo articolo.

In particolare andremo a rispondere alle 9 domande più ricorrenti su questa problematica :

  1. Quali sono le cause del mio dolore lombare ?
  2. Quali sono i sintomi associati al dolore lombare ?
  3. Quali sono le opzioni di trattamento per il dolore lombare?
  4. Come posso prevenire il mal di schiena cronico?
  5. Quali esercizi sono raccomandati per il mal di schiena ?
  6. Quali sono gli effetti collaterali dei farmaci prescritti per il mal di schiena?
  7. Quali sono le terapie alternative disponibili per il mal di schiena ?
  8. Come posso evitare il peggioramento del mal di schiena mentre lavoro o eseguo attività quotidiane?
  9. Come posso migliorare la mia qualità della vita se soffro da mal di schiena?

 

Ma chi sono io per dirti questo? Sono Alessio Veneziano, fisioterapista e fondatore del portale VenezianoTherapy.com. La mia passione è aiutare coloro che soffrono di dolori persistenti al collo o alla schiena a liberarsi da questi fastidi per sempre. Lo faccio attraverso la scrittura di articoli informativi, video guide e un programma personalizzato di 6 settimane.

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Anche io ho sofferto da dolori persistenti per anni , quindi so cosa stai affrontando se ti trovi in questa situazione. Sono qui appunto per darti una speranza che il problema può e deve tornare alla normalità.

Ovviamente esistono casi in cui il dolore non guarisce a causa di problematiche gravi come tumori o malattie autoimmuni, ma in questi casi si può parlare più di gestione del dolore.

Se ti ritrovi in situazioni in cui il problema persiste per più di 3 mesi e non ti è stata trovata una reale causa a questa condizione, questo articolo ti schiarirà le idee. Ecco perché ho fondato questo portale, per dare voce ad un nuovo approccio alla medicina riabilitativa, che si basa su importanti studi neuroscientifici che attestano come il cervello possa modificare/creare il dolore in base ad esperienze (emozioni/stress/traumi) passate e presenti .

In particolare, parlo di dolori neuroplastici, ovvero causati da un sistema nervoso ipersensibile. Probabilmente, se soffri di dolori persistenti alla zona lombare, ti trovi in questi casi.

Se è così, sei fortunato perché ti puoi riprendere, e nella maggioranza dei casi non servono interventi chirurgici o farmaci per guarire queste condizioni. Dovrai armarti di apertura mentale, coraggio, costanza nell’eseguire gli esercizi che ti proporrò e voglia di sperimentare nuovi approcci.

A differenza di farmaci e interventi chirurgici con effetti collaterali, questo approccio che ti introduco è assolutamente sicuro e richiede soltanto l’uso del tuo corpo e della tua mente.

La mind-body therapy è un nuovo approccio principalmente sviluppato negli Stati Uniti, dove gli studi scientifici sulla neuroscienza stanno dando buoni risultati su decine di migliaia di persone che soffrono di dolori cronici neuroplastici.

Ma facciamo un passo indietro per un momento.

Torniamo alle basi, perché prima dobbiamo chiarire ciò che può causare il tuo dolore lombare. Se non scopriamo le cause, non possiamo conoscere le soluzioni. Quindi andiamo a scoprirle insieme rispondendo alle 9 domande più ricorrenti .

1. Male alla schiena bassa : Le cause e i fattori principali

Male alla schiena bassa

Le cause o fattori possono essere di 3 tipi principalmente. Biologiche, piscologiche e sociali. Il dolore è appunto il risultato di questo mix. Adesso prendiamone uno per volta per capire un po’ più la tua situazione.

Fattori Biologici e Fisici.

Prima cosa, attraverso un’attenta diagnosi del medico fisiatra/ortopedico/neurochirurgo si escludono fattori fisici che potrebbero essere la fonte del dolore. Appunto parliamo di interruzioni/ disfunzione dei segnali del sistema nervoso causate da fratture, infezioni o tumori.

È importante dire che in questa fase è normale riscontrare varie ernie, protrusioni o altre anormalità ai dischi poiché fanno parte del normale processo di invecchiamento del corpo. Detto ciò, e a scopo del medico capire quanto queste “anormalità” possano influire sul dolore. Numerosi studi scientifici attestano che più del 80% di queste anormalità non sono la reale causa del problema, poiché i sintomi non riproducono particolari caratteristiche come perdita di forza, di tatto/sensibilità.

Ecco perché è sempre meglio avere 2 o più pareri da professionisti del settore per individuare la più corretta diagnosi.

Ma come citato poco fa, la maggioranza delle problematiche non sono causate unicamente da fattori fisici(strutturali).

 

Fattori Psicologici

Fattori Psicologici

 

Iniziamo subito dal dire che quando parliamo di fattori psicologici non si intende che il dolore è tutto nella tua testa e che te lo stai inventando. Nulla di più falso. Il dolore esiste ed è reale ed è creato al 100% dal tuo sistema nervoso.

Se ti stai imbattendo in professionisti che ti fanno assumere che il dolore è causato principalmente dalla tua ansia e modo di essere, forse è arrivato il momento di guardare a nuovi terapisti un pelino più aggiornati.

Ecco perché i fattori psicologici, sicuramente prendono in considerazione l’ansia, ma questa è molte volte un altro sintomo.

Fatti una domanda ? Cosa credo sia la causa del mio dolore lombare ? Un ernia, un disco andato fuori posto, o magari un muscolo strecciato più di troppo ?

Vedi è facile andare su di ansia in questi casi. Ricordati che l’ansia è fondata su quello che pensiamo possa succedere a causa di qualcosa che riteniamo reale. Una certa previsione del futuro costante, fondata su previsioni del tempo molte volte fasulle e passeggiere.

Ok forse sto andando troppo sul filosofico, ma il punto è questo, sento troppe volte dire che professionisti del settore medico diano come diagnosi al dolore persistente : il carattere del paziente.

Una volta per tutte l ansia non è una causa ma un sintomo.  E non altro che una paura per il futuro. Ed è assolutamente normale imbattersi in essa prima o poi.

Tutto questo per dire che i fattori psicologici sicuramente influiscono sul dolore, infatti la terapia per questi fattori non è solo fisica come vedremo più avanti nell’articolo ma educativa.

Capire perché queste paure sono fondate su fatti molte volte non veritieri, come quello che l’ernia è la causa del mio dolore, la protusione è la causa del mio dolore, la postura è la causa del mio dolore…

Tutti fatti e credenze infondate. Perché come stiamo vedendo, i fattori sono un mix dei 3 : biologici/fisici, psicologici, e sociali.

Prima di terminare questo aspetto psicologico, chiedi quando il dolore è iniziato. Può essere che sia inziato dopo un evento traumatico della tua vita ? Un periodo di forte stress e cambiamenti ?

Noterai che l’aspetto psicologico è più importante di quello che pensavi.

Nel 2020 iniziai a studiare molto questo aspetto, in particolare il collegamento tra emozioni represse e dolore. Un giorno trovai un libro che cambiò totalmente la mia vita e carriera lavorativa.

Il libro si chiama : “Guarire la Mente, Guarire il Dolore” del dottore medico fisiatra Dottor. Sarno.

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Puoi comprare il libro cliccando qui.

Ne parlo spesso nel mio canale. E non sono stanco di dire che questo libro dovrebbero leggerlo tutti coloro che soffrono da dolori cronici e non solo, lo raccomando soprattutto ai terapisti del settore medico poiché loro hanno più responsabilità di tutti a instaurare un nuovo modo di approcciarsi al dolore.

Il Dottor Sarno fu uno dei primi a capire quanto le emozioni represse potessero non solo causare il dolore ma perpetuarlo nel tempo. Dopo un attenta analisi di centinaia di pazienti con dolori cronici riuscì a trovare la soluzione semplicemente educando i pazienti come funzionava il loro sistema nervoso. Il successo fu sorprendente, all’epoca , negli anni 70 , pensare che il sistema emozionale potesse compromettere il sistema nervoso e quindi fisico era qualcosa di rivoluzionario.

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Dottor John Sarno

Oggi, dopo numerosi studi scientifici, abbiamo appurato che lo stress cronico può causare una serie di sintomi tra cui dolore, tensione, pressione alta, diabete, obesità e tumori. Il dottor Gabor Mate ha approfondito questo argomento in relazione alle patologie gravi.

Tuttavia, in questo articolo ci concentreremo sul dolore cronico.  Andiamo quindi al terzo fattore.

Fattori Sociali.

fattori sociali

Questo fattore è molto vicino al fattore psicologico, perché qui parliamo in particolare di aspetti in cui il nostro carattere e modo di pensare influisce molto. Ti sarà capitato di aver mal di testa dopo una giornata particoalrmente stressante, dove magari il tuo capo o clienti ti hanno messo molta pressione addosso.

O magari dopo un litigio in famiglia hai iniziato ad avere problemi di digestione o irritazione alla pelle.

Nota come le situazioni sociali possono essere delle micce perfette per fare esplodere qualcosa che stava già ribollendo dentro di noi. E chiediti : per quanto tempo ero in una situazione che non mi rendeva felice ?

Che cos’è che nella mia vita non andava come avevo previsto? Il lavoro, le relazioni familiari, gli amici…

Credi che questi fattori non siano importanti in un processo di riabilitazione ? E allora perché dal nostro fisioterapista , medico, osteopata, massaggiatore non parliamo proprio di questi argomenti ?

Nei prossimi 5/10 anni andremo incontro a degli importanti cambiamenti nel settore medico, dove i fattori sociali e psicologici prenderanno una buona fetta della diagnosi.

Come possiamo vedere tramite risonanza questi fattori importanti per la nostra salute ? E’ impossibile.

Focalizzarci unicamente su quello che possiamo vedere non è la soluzione definitiva a questa pandemia da dolore cronico. La chiave qui è appunto il sentire , non solo il vedere. Bisogna ascoltare il corpo e capire perché si comporta in un certo modo. Bisogno rassicurarlo e capirlo. Senza di questo non potremmo mai arrivare a liberare il dolore.

Nel pratico, bisogna andare ad analizzare i fattori che ci fanno pensare e ripensare, quelli che ci mettono paura e che non ci fanno dormire la notte. Dobbiamo analizzare quei fattori che ci tengono immobilizzati alla sedia o al divano. Quei fattori che ci farebbero gridare a tutto e a tutti.

Insomma, dobbiamo analizzare che cosa sta bollendo nella nostra pentola. Aprire il coperchio ed esprimere quella pressione. Lo so sembra tutto molto astratto, ma questo è uno dei lavori cruciali per la riabilitazione.

 

2. Male alla schiena bassa : I sintomi associati

E’ importante differenziare sintomi neurologici, ovvero quelli dati da una potenziale disfunzione del sistema nervoso  da quelli neuroplastici , invece causati da un sistema nervoso non danneggiato ma ipersensibile.

Imparando a leggere i sintomi del tuo corpo ti aiuterò a capire in che situazione protresti trovarti.

Detto ciò, questo non esclude una consultazione dal tuo medico curante/ specialista.

Per sintomi neurologici si intende quelli dove la radice o una parte di uno o più nervi sono compromessi. Normalmente una visita neurologica con diagnostica ad immagini e test specifici fisici schiarisce lo scenario.

I sintomi in questi casi possono essere :

Il dolore lombare può manifestarsi in diversi modi e avere molte possibili cause. I sintomi associati al dolore lombare possono includere:

  • Dolore che si irradia in una porzione specifica della gamba
  • Debolezza muscolare nella gamba o nel piede
  • Dolore che si iridai lungo la gamba e supera l’altezza del ginocchio (verso il piede)
  • Perdita di sensazioni al tatto in una porzione specifica della gamba
  • Problemi di equilibrio
  • Problemi nell’apparato digestivo e riproduttivo
  • Sensazione di rigidità o tensione nella zona lombare

 

In questi casi è possibile che uno o più radici dei nervi lombari possa essere compromesso causa ernie o discopatie per esempio.

Nella maggior parte dei casi (secondo alcuni studi scientifici parliamo del più del 80% dei mal di schiena) i sintomi sono diversi e non causati da problematiche strutturali come nel primo caso.

Ecco che i sintomi che possono apparire sono:

  • Dolore generalizzato in un area della bassa schiena o gluteo e non localizzato ad un punto specifico
  • Dolore che si manifesta particolarmente sotto stress
  • Dolore la cui intensità cambia durante il giorno
  • Dolore che si manifesta a causa di un attività specifica (torsione, flessione del bacino, ecc..)
  • Dolore che peggiora quando si sta seduti o in piedi per lunghi periodi di tempo

 

In questi casi parliamo di dolore neuroplastico, ovvero causato da un sistema nervoso ipersensibile. I criteri per diagnosticare questa tipologia di dolore diversi e tengono in considerazione anche gli aspetti psicologici e sociali , ma i più importanti fattori fisici sono stati citati nell’elenco sopra.

Questo non vuol dire che se si soffre da dolore neuroplastico non si possa soffrire anche da dolore neurologico. I due possono coesistere. E’ però importante sapere che il dolore cronico neuroplastico, ovvero quello che dura da più di 3 mesi non è causato da problematiche strutturali, anche qualora queste siano presenti.

In altre parole, se un ernia o discopatia viene trovata grazie a diagnostiche ad immagini non vuol dire che loro siano la causa. Ti chiederai , come si fa allora a capire se il mio problema è puramente strutturale (causato da disfunzioni a nervi) ?

Bisogna guardare i sintomi. E’ comune dare la colpa all’ernia di un disco ma quando poi si va a vedere effettivamente dove la perdita di forza o di sensibilità viene riscontrata sulla gamba le situazioni non combaciano…

Tensione muscolare e infiammazione possono essere causati unicamente dal sistema nervoso senza alcun trauma fisico. Il dolore può essere percepito anche molto intensamente, ma questo non vuol dire che deve essere di natura strutturale.

 

3. Male alla schiena bassa : Le opzioni di trattamento

 

Riposo (Attivo) : Cosa intendo per riposo attivo ? Certamente non stare coricati sul divano o a letto per ore sperando che il dolore vada giù. Questa era la vecchia maniera di fare fisioterapia. Oggi sappiamo che questo è altamente sconsigliato e potrebbe peggiorare la situazione.

Quindi bisogna diminuire il carico di lavoro che abitualmente si fa (se ti occupi di lavori fisici, come muratore, pulizie) e iniziare molto gradualmente a eseguire delle routine di camminata o ginnastica dolce.

Se fai un lavoro di ufficio è importante muovere il tuo corpo almeno ogni 2 ore.

 

Terapia fisica (attiva) : Anche qui la parola attiva fa da chiave. Nonostante la terapia fisica passiva, ovvero massaggi e manipolazioni potrebbero alleviare il dolore, molte volte potrebbero anche peggiorarlo. Questo dipende molto anche dalla bravura e dall’esperienza del terapista.  A mio parere, sconsiglio questo approccio passivo a meno che non sia a scopo di rilassamento e non mirato quindi alla zona dolorante ma in modo generalizzato su tutto il corpo.

La terapia fisica attiva intende lavorare con il tuo corpo, attraverso esercizi di respirazione, di mindfulness, e di mobilità.

 

Terapia psicosomatica (mind-body therapy) : Se non sei nuovo in questo portale avrai sicuramente sentito parlare di scrittura espressiva. Bene questo non fosse il tuo caso, ti consiglio altamente di dare una lettura a questo articolo.

Vista la grande importanza dell’aspetto psicologico e sociale bisogna andare a svolgere un attento lavoro interno,  non solo di educazione al dolore ma anche riguardo a come tendiamo a esprimere o non esprimere le nostre emozioni. Emozioni represse, traumi e stress sono un mix perfetto per perpetuare il dolore anche per decenni. Lavorare su questi fattori attraverso la scrittura può essere un salva vita che ti cambierà totalmente il modo in cui vedi le cose e che provi sul tuo corpo.

La terapia psicosomatica non intende quindi solo la scrittura ma anche se è possibile un incontro con uno psicologo che ha una formazione sulla terapia mente-corpo.

 Farmaci: Analgesici, antidolorifici e antinfiammatori non steroidei (FANS) potrebbero dare un supporto nella prima fase acuta ma sconsigliato per lunga durata.

 

Iniezioni: le iniezioni di steroidi possono aiutare a ridurre l’infiammazione ma, di nuovo, sconsigliato per lunga durata.

 

Chirurgia: la chirurgia è di solito considerata solo come ultimo ricorso quando tutte le altre opzioni di trattamento non sono state efficaci. La chirurgia può essere raccomandata per alleviare la pressione sui nervi spinali o per correggere problemi strutturali della colonna vertebrale. Non abbiamo ad oggi prove scientifiche che la chirurgia sia più efficace della fisioterapia attiva. A mio parere, se il dolore è di tipo neuroplastico, quindi non strutturale, non esiste motivo di eseguire un intervento chirurgico poiché la radice del problema non è di natura puramente fisica.

 

4. Male alla schiena bassa : Come prevenirlo

Per prevenire questo fastidio comune, è importante sapere prima cosa può scatenarlo e imparare a vedere il dolore non solo come fisico, ma anche come psicologico. Questo significa che il dolore può essere causato da fattori che ci creano stress, ed è importante lavorare costantemente su noi stessi per gestendo le emozioni in modo sano. Ciò è essenziale per evitare che la tensione interna si accumuli durante le settimane e i mesi più stressanti.

 

Quando il dolore tende ad aumentare, è importante non focalizzarsi su di esso, poiché in questo modo si potrebbe solo alimentarlo ulteriormente. Se hai familiarità con il mio lavoro, saprai che non c’è niente di cui spaventarsi quando il dolore aumenta, poiché è passeggero e legato al tuo stato emotivo. Non c’è nulla di rotto o mal messo (nessun problema ai nervi, ai muscoli, ai tendini  no infezioni, no tumori) . Sai che stai soffrendo da sensibilizzazione centrale quindi pensa al dolore in modo psicologico, non fisico.

 

È anche importante rimanere attivi fisicamente, dedicando almeno 10-15 minuti di attività fisica durante la giornata, mantenendo questa abitudine a lungo termine. Il sonno è un altro elemento importante che spesso viene trascurato.

Ricorda che non stiamo solo parlando di quantità di sonno, ma anche di qualità. Passare 8 ore a letto non significa necessariamente dormire bene.

Ti consiglio di non utilizzare il cellulare nei 30 minuti precedenti il riposo, e al posto di ciò, puoi dedicare 10 minuti allo Yoga Nidra. Qui puoi trovare una sessione guidata. Potremmo scrivere un intero articolo sul sonno, ma per ora, ricorda di dedicare attenzione alla qualità del tuo riposo.

 

5. Male alla schiena bassa : Esercizi raccomandati

20 anni fa si pensava che semplicemente il riposo avrebbe risolto questo problema. Oggi sappiamo che non è così. Il movimento è di cruciale importante perché aiuta a rilasciare ormoni benefici sul corpo , che lavorano esattamente come se dovessi prendere dei farmaci. Infatti il nostro sistema può rilasciare oppioidi naturali a comando attraverso l’attività fisica.

Ma Alessio, se ho male come faccio a muovermi ?

Perfetta domanda, infatti il movimento deve essere graduale e dolce. Soprattutto quando il dolore è ai minimi livelli e sopportabile. In questo modo attiviamo un ciclo benefico che porterà i tessuti a ossigenarsi e di conseguenza rilassarsi.

Non stiamo parlando di corse o di alzare pesi in palestra, ma semplicemente di esercizi veramente leggeri.

Gli esercizi fisici più efficaci sono :

  • Camminate, nuoto, ginnastica dolce, yoga.
  • Esercizi di respirazione

Poi ci sono esercizi mirati più alla mente, perché come saprai è il nostro cervello che crea il dolore e in situazioni di dolore cronico, il sistema centrale è diventato iper-sensibile. Ci sono delle tecniche che aiutano proprio a riprogrammare questo sistema attraverso:

Ho scritto diversi articoli in questo blog riguardo a queste tecniche. Ti invito a leggerle per approfondire i loro benefici e utilizzi e iniziarle direttamente a praticare.

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6. Male alla schiena bassa : Farmaci ed effetti collaterali

I farmaci prescritti per il mal di schiena possono causare diversi effetti collaterali, che variano a seconda del tipo di farmaco e della dose prescritta. È importante tenere presente che i farmaci non curano il dolore cronico, ma possono aiutare a ridurre il dolore a breve termine (quando funzionano). Tuttavia, l’effetto collaterale più importante dei farmaci antidolorifici è la dipendenza, che può svilupparsi facilmente in caso di uso prolungato. Inoltre, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono aumentare il rischio di sanguinamento gastrico, ulcere e persino infarto. Gli oppioidi, come la morfina, l’ossicodone e l’idrocodone, possono causare sonnolenza, nausea, vomito, costipazione e problemi respiratori. I rilassanti muscolari possono causare sonnolenza, vertigini e debolezza muscolare. Inoltre, tutti i farmaci possono interagire con altri farmaci o con l’alcol. Per questi motivi, i farmaci non sono la soluzione migliore per il mal di schiena e dovrebbero essere utilizzati solo per brevi periodi sotto la supervisione del medico e secondo le indicazioni.

 

7. Male alla schiena bassa : Terapie Alternative

Se non sei convinto che gli esercizi proposti in precedenza possano aiutare a curare il mal di schiena, puoi sempre provare terapie alternative come:

 

  • Agopuntura
  • Osteopatia
  • Massaggi

Queste terapie possono essere utili all’inizio, ma come potresti già aver sperimentato, non hanno molti benefici a lungo termine. Sai perché? Queste terapie non rieducano il sistema nervoso centrale, ovvero il tuo cervello.

Ricorda, devi eliminare il pensiero che ci sia un problema nei tessuti muscolari o ossei; il sistema nervoso è ciò che crea il dolore attraverso segnali chimici ed elettrici, causando tensione, infiammazione e quindi dolore.

Personalmente, ho sperimentato tutte queste tecniche alternative su me stesso quando soffrivo di dolore cronico cervicale e pelvico. Anche se mi davano sollievo per circa una o due settimane, il dolore ritornava puntualmente.

In conclusione, le terapie alternative possono essere prese in considerazione come integratori, ma non le consiglio come terapie a sé stanti.

 

8. Come posso evitare il peggioramento del mal di schiena mentre lavoro o eseguo attività quotidiane?

Il principale fattore che perpetua il dolore è la paura, in particolare la paura di farsi male o di fare qualche movimento “sbagliato” che potrebbe esacerbare il dolore. Tuttavia, ciò non significa che tu debba fare immediatamente una maratona o sollevare 20 kg da terra senza alcun problema.

 

Il costante pensiero, anche inconscio, che ci sia qualcosa che non va nel nostro corpo è un fattore essenziale che contribuisce alla persistenza del dolore a lungo termine. Pertanto, per evitare il peggioramento, è importante cercare di ignorare il dolore il più possibile quando si manifesta, dando a se stessi dei messaggi rassicuranti che si tratta solo di una situazione momentanea e che deriva dal proprio sistema nervoso e non da eventuali problemi ai tessuti ossei o muscolari.

 

Ecco perché in questi casi è importante educarsi sul proprio problema e magari farsi seguire da un terapista esperto in questa materia, che può fare la differenza.

 

Un altro punto importante da considerare per la prevenzione del dolore è quello del movimento: continua ad essere attivo durante il giorno, cerca di muovere gradualmente la bassa schiena durante la giornata e fai degli esercizi mirati su questa parte del corpo. Lunghe camminate e l’integrazione di magnesio possono già aiutare molto.

 

Infine, un ultimo consiglio è quello di tenere un diario del dolore, prendendo nota ogni giorno di come il dolore si manifesta e associandolo al proprio stato emotivo. In questo modo si può capire meglio il collegamento diretto tra emozione e dolore e si può notare come situazioni stressanti sul lavoro o in famiglia possano innescare il dolore nella stessa giornata o nei giorni successivi.

 

9. Come posso migliorare la mia qualità della vita se soffro da mal di schiena?

Congratulazioni per essere arrivato fino a questo punto dell’articolo. Sei già sulla buona strada perché l’educazione al dolore rappresenta il primo passo per ritornare a stare bene. Questo è il pilastro che sostiene tutta la terapia.

 

Se soffri di mal di schiena da mesi o anni e non hai ancora trovato una soluzione, sono sicuro che prendendo in considerazione questa terapia Mind-Body e mettendola in pratica per almeno quattro settimane, potrai notare un grande cambiamento.

 

Smetti di pensare che esista una soluzione facile e improvvisa per la tua guarigione, perché non è così. Se trovi qualcuno che ti dice il contrario, è falso. Il mal di schiena si risolve comprendendo innanzitutto i tre fattori scatenanti: biologici, psicologici e sociali. Avrai già imparato che i fattori biologici o fisici nei dolori cronici sono proporzionalmente molto meno significativi rispetto ai fattori psicologici e sociali.

 

Vedrai che lavorando su questi ultimi due fattori in modo olistico, il dolore è destinato a risolversi. Non avere fretta in questo percorso. Prendilo come una maratona e non come uno sprint. Non aspettarti un miglioramento lineare, poiché sarà un percorso fatto di alti e bassi, ma che alla lunga ti darà un immensa soddisfazione.

 

Pensa al lungo termine. Ti consiglio vivamente di smettere di ascoltare il “Dottor Google” o i gruppi Facebook. Le risposte molto raramente si trovano lì e ognuno dice qualcosa di diverso, il che ti farà perdere molto tempo per trovare quelle le info più attendibili, soprattutto se non sei esperto nel campo.

 

Ti invito a prenotare una consultazione per capire se la tua problematica può essere curata attraverso una terapia Mind-Body. Per prenotarla, non devi fare altro che cliccare qui. Sarò a tua disposizione per ogni domanda.

 

A presto,

Alessio.

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