L’ernia discale è una condizione comune che può colpire la colonna vertebrale nella regione del collo o della schiena bassa. Spesso associata a sintomi come dolore, mal di testa e formicolio alle braccia, si pensa che sia una condizione solo presente nei soggetti che soffrono di questi sintomi. Tuttavia, la realtà è che l’ernia può essere presente anche in individui asintomatici ,ovvero senza alcun sintomo.
In questo articolo ti fornisco una panoramica sulla prevalenza dell’ernia nei pazienti asintomatici, sfatando il mito che l’ernia sia sempre sinonimo di dolore. Verranno presentati i risultati di uno studio scientifico ( revisione sistematica), per aiutarti a comprendere meglio questa condizione e a non preoccuparsi inutilmente.
Inoltre, si ti risponderò alla domanda : Si guarisce dall’ ernia cervicale/lombare?
In sintesi, questo articolo è una lettura obbligatoria per tutti coloro che vogliono comprendere meglio la verità sull’ernia e i suoi sintomi.
Chi sono io per dire questo ?
Mi presento, il mio nome è Alessio Veneziano , fisioterapista e fondatore di questo portale Veneziano Therapy. Attraverso i miei articoli, video, consulenze e programmi online aiuto le persone che soffrono da dolori persistenti ritrovare un nuovo stato di salute.
Adesso che sai chi sono e di che cosa mi occupo ritorniamo all’articolo.
Che cos’è l’ernia?
L’ernia è una condizione alla colonna vertebrale che si verifica quando un disco che si trova tra le vertebre si sposta fuori dalla sua posizione “normale”. Questo potrebbe causare dolore e altri sintomi, ma nella maggioranza delle volte è presente senza che la persona ne sia a conoscenza.
Questo cosa vuol dire?
Questo significa che anche se si ha un’ernia , non sempre ci si accorge di essa perché non si avvertono dolori o altri sintomi. Ciò è stato confermato da uno studio scientifico che ha evidenziato come l’ernia sia presente in un’alta percentuale di individui asintomatici, ovvero senza dolori o altri sintomi, aumentando con l’età.
Ciò significa che l’ernia può essere considerata una caratteristica normale del processo di invecchiamento della colonna vertebrale e non necessariamente associata a dolore o altri problemi di salute.
Se questo ti sembra strano, esistono studi scientifici a schiarirti le idee.
Nella nota rivista scientifica “Spine”, è stato pubblicato nel 2015 un importante studio scientifico (Imaging Features of Spinal Degeneration in Asymptomatic Populations) che è andato ad analizzare, tramite una scansione la spina dorsale di 3100 (tremilaecento) pazienti asintomatici, ovvero senza dolore.
I risultati sono stati abbastanza scioccanti, visto che come vedi dalla figura sottostante, la percentuale di ernie (disk bulge) è alquanto alta iniziando già da un età molto giovane.
Nella linea in giallo puoi vedere come il 30% dei 20enni possiede già un ernia al disco. In mezza età, a 50 anni, il 60%, ovvero 6 su 10 ha un ernia al disco. E più si avanza con l’età più l’ernia è presente.
In questo caso abbiamo preso in esempio l’ernia, ma dai un occhiata alla degenerazione ai dischi.
Ben l’80% dei partecipanti allo studio ha una degenerazione ai dischi. Eppure non viene avvisato nessun dolore!
Questo lo trovo molto scioccante visto che molti dei pazienti che si affacciano a cure specialistiche come fisioterapia, osteopatia o addirittura interventi chirurgici vengono letteralmente spaventati dalla presenza di anomalie alla colonna vertebrale.
Un altro studio del 2014 eseguito in Giappone ribadisce quello citato nel primo studio.
Nella tabella sottostante puoi vedere come nell’età fino ai 50anni si può notare una degenerazione dei dischi dell’almeno 70% dei casi.
E questi sono solo 2 degli studi che ho trovato in Pub Med (sito web per la ricerca scientifica). Ne esistono a decine a confermare gli stessi o simili dati.
Fortunatamente questi strumenti di ricerca oggi sono disponibili a tutti coloro che vogliono informarsi a riguardo.
Quindi queste informazioni come ti riguardano?
Queste informazioni devono allarmarti se pensi che il tuo sia dato principalmente da una malformazione o anormalità alla colonna.
Da fisioterapista ritengo importante e necessario rassicurare il paziente che si presenta con ernie o protrusioni varie, poiché gli ultimi studi scientifici ci dicono che queste condizioni sono normali processi di invecchiamento e non necessarie allo sviluppo di dolore o tensione.
Quindi, a questo punto ti chiederai: se non è la mia ernia, che cosa realmente sviluppa dolore ?
Il processo di dolore deve tenere in considerazioni molteplici fattori che devono essere presi in considerazione.
E’ importante spiegare che il sistema nervoso è il protagonista di questa “storia”. Perché sappiamo ad oggi che il dolore può essere anche creato senza alcun tipo di danneggiamento fisico ma piuttosto da una sovra attività del sistema nervoso.
Esso può diventare ipersensibile causa stress ed emozioni represse.
Uno dei primi dottori fisiatri a parlare di questa ragione era il dottor Sarno, un pioniere del trattamento mind-body. Fu uno dei primi , negli anni 70 a notare una stretta connessione tra mente e corpo.
Nonostante non avesse a disposizione la tecnologia di oggi e quindi non avendo evidenze oggettive di cosa realmente accade nel cervello e nel sistema nervoso , riuscì ad aiutare migliaia di persone negli stati uniti.
Il dottor Sarno scrisse appunto il libro rivoluzionario “Healing Back Pain without exersise and drugs” ( Curare il mal di schiena senza l uso di esercizio fisico o medicine” ).
Se non hai ancora avuto l opportunità di leggerlo, ti invito caldamente ad ordinarlo perchè ti cambierà letteralmete la vita (e non scherzo).
Puoi ordianare la versione italiana dele libro qui
La paura perpetua il dolore
E’ appunto la paura che la propria patologia sia creata da un problema fisico che instaura un processo infinito di ansia e stress.
Lo stile di vita quindi è direttamente influenzato dai nostri pensieri e credenze. Se non hai supporto delle giuste informazioni, le terapie manuali solamente, non saranno abbastanza per curare la patologia.
Se non ti viene spiegato che nella maggior parte dei casi doloranti le ernie, le protrusioni, o in generale le deformità o degenerazioni ai dischi sono assolutamente normali niente cambierà veramente.
Si potrai stare bene per magari qualche settimana o mese, ma il dolore tornerà. Magari non nello stesso punto ma si muoverà in altre parti del corpo.
Come capire se il tuo dolore è relativo al sistema nervoso
Un’attenta analisi deve essere eseguita dal terapista al fine di valutare se il dolore è di tipo neuroplastico o di natura più grave (infezioni, tumori, malattie autoimmuni).
Nella maggioranza dei casi (più del 70% con dolore per più di 3 mesi) il dolore è neuroplastico ovvero di natura neurogenica (data dal sistema nervoso centrale ipersensibile).
Se vuoi farti un idea se rientri in questa tipologia al termine di questo articolo di metto il link su dove trovarlo. Per adesso non preoccuparti e continua a leggere.
Attenzione: il questionario da solo un’indicazione e non deve essere eseguito come diagnosi.
Per quest’ultima ti invito a consultare un medico o fisioterapista esperto in queste patologie.
Purtroppo, molte persone con dolori alla schiena o al collo rimangono con la credenza che la loro colonna sia malandata, storta, o invecchiata più del dovuto.
Consiglio di leggere il mio manuale sul dolore neuroplastico (link alla fine dell’articolo) per capire con semplicità questo concetto molto importante.
Negli ultimi 10 anni la neuroscienza, ovvero la scienza che studia il sistema nervoso ha fatto passi da gigante dando un immenso supporto a coloro che soffrono da malattie croniche.
Grazie anche alla sviluppo tecnologico oggi possiamo capire cosa avviene nel cervello di chi soffre da dolore cronico. Le fMRI ovvero, scansioni funzionali del cervello ci indicano quali zone sono attivate quando si soffre da dolore e come allenare la nostra mente a curare queste patologie neuroplastiche.
Risposta alla domanda : Si guarisce da ernia cervicale o lombare?
Dopo queste informazioni avrai capito che l’ernia di per sé non è un problema se il sistema nervoso non è già sollecitato/ipersensibile.
Ovviamente bisogna valutare caso per caso per dare delle conclusioni sulla diagnosi ma è importante dire che la maggioranza delle casistiche si riprende spontaneamente dopo un periodo di fisioterapia attiva e movimento fisico graduale generale.
Spero questo informazioni ti possano dare un nuova prospettiva e speranza.
Un abbraccio e ci vediamo al prossimo articolo,
Alessio Veneziano
Fisioterapista Olistico
P.S.
Se sei interessato a saperne di più sul trattamento ti elenco alcune delle risorse più importanti :
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