Dolore Psicosomatico : Che cos’è e come curarlo [La guida completa]

In questa guida completa troverai un percorso guidato per capire che cos’è il dolore psicosomatico . Inolte ti spiegherò come curarlo in modo naturale e definitivo.

Uno degli errori più comuni per coloro che soffrono di dolore cronico è la diagnosi, dove la maggior parte delle volte non viene trovato nessun problema fisico. Tuttavia, la terapia viene comunque mirata al corpo, mentre la radice del dolore è invece nel sistema nervoso centrale (il nostro cervello).

Ci sono persone che tralasciano completamente questo aspetto e continuano a spendere migliaia di euro in terapie inefficienti e costose, senza mai arrivare ad una soluzione duratura.

Ma non è tutto.

Non si tratta solo di ottenere una corretta diagnosi, ma anche di seguire una terapia congrua al problema.

Continuare con le solite terapie strumentali come la TENS, la terapia laser, l’agopuntura e i massaggi non solo è inefficace, ma rischia di perpetuare ancora di più il problema perché va contro l’idea che il dolore è principalmente nel nostro corpo, mentre in realtà è solo manifestato nel corpo ma creato nel cervello.

In questa guida terrò conto di tutti questi aspetti che per troppo tempo hanno fatto sì che continuassi a soffrire da questa patologia reversibile al 100%. Seguimi in questo articolo e ti porterò alla soluzione definitiva.

Chi sono io per raccontarti questo?

Sono Alessio Veneziano, fisioterapista e fondatore di Veneziano Therapy, il portale di riferimento per i dolori psicosomatici, anche chiamati neuroplastici. Attraverso articoli, video e consulenze online aiuto tutte quelle persone che soffrono di questa particolare problematica a ritrovare la libertà dal dolore in modo naturale ed efficiente.

Se vuoi saperne di più puoi cliccare qui.

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Ok adesso che sai chi sono, partiamo con l’articolo !

Che cosa vuol dire psicosomatico ? 

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Il termine psicosomatico deriva dalla combinazione delle parole “psiche” (cervello) e “soma” (corpo). Questa tipologia di problematiche è causata da un’ipersensibilità del sistema nervoso centrale (il cervello) e si manifesta nel corpo sotto forma di sintomi come il dolore.

Il campo della medicina psicosomatica indaga la relazione tra mente e corpo, ovvero tra il mondo emotivo e quello corporeo. All’estero si parla molto di Mind-Body Medicine, che comprende tecniche che mirano a regolare il sistema nervoso attraverso l’uso della mente.

Potrebbe sembrare un po’ astratto, ma oggi abbiamo numerosi studi scientifici che attestano il collegamento tra emozioni (stress) e corpo.

Andiamo ancora più a fondo.

“Non è tutto nella tua testa”

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Una comune falsa credenza riguardo alla tipologia di dolore psicosomatico è che sia stata “inventata” dalla persona che ne soffre. Se soffri di fibromialgia, probabilmente ti riconoscerai in questa affermazione. Tuttavia, non c’è nulla di più falso. Il dolore è reale al 100% ed è creato dal sistema nervoso centrale.

Posso solo immaginare la frustrazione e la rabbia che devono provare coloro che sentono dire che la loro patologia sia “inventata” o che sono presi per “troppo sensibili”.

Solo pensando a questa situazione, mi viene l’orticaria perché ho passato anch’io per queste esperienze anni fa. Avevo 17 anni quando mi sono infortunato all’ileo psoas (muscolo inguinale) e ho impiegato circa 2 anni a riprendermi.

Durante quei 2 anni, la mia frustrazione era alle stelle perché i medici e i fisioterapisti non capivano come fosse possibile….

In breve, ho deciso di abbandonare la mia carriera calcistica, ma questa è un’altra storia.

A volte, il dolore può essere moderato o di alta intensità, nonostante non ci sia alcuna problematica strutturale a livello dei tessuti del corpo (muscoli, tendini, ossa, cartilagine…).

Ma andiamo a capire come e perché si crea il dolore psicosomatico.

Sintomi psicosomatici come si creano fisiologicamente

sistema nervoso 1

E’ importante sottolineare che questa tipologia di dolore può essere creato anche a causa di un infortunio e persistere per oltre 3 mesi. Tuttavia, nella maggioranza dei casi, è causato dallo stress psicologico represso.

Emozioni come risentimento, rimpianto, paura, preoccupazione, senso di colpa e rabbia, se non vengono espressi in modo sano, possono manifestarsi come sintomi corporei.

Ti è mai capitato da bambino/a di non voler andare a scuola e di avere mal di pancia? Oppure, ti ricordi quella volta in cui dovevi parlare davanti a un pubblico e hai sentito tremare le gambe o la mandibola per tutto il tempo?

Ecco, questa è una prova reale che un emozione può creare una sintomatologia fisica.

Pensa al tuo corpo come se fosse una spugna che assorbe emozioni e stress: dopo un certo periodo, l’acqua (lo stress) non ha più posto per essere assorbita e si manifesta sul corpo, principalmente su organi, muscoli e tendini.

A questo punto, il sistema nervoso centrale va in allarme e, attraverso il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori, dirige il corpo attraverso contrazioni dei muscoli e il rilascio di dolore.

Se vuoi approfondire questo argomento, ti invito a seguire il mio corso gratuito sul dolore cronico. Clicca qui per accedere al corso.

I sintomi che si manifestano sono molto variegati e possono interessare diverse parti del corpo (ne parleremo a breve).

Quali sintomi possono essere categorizzati come psicosomatici?

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I disturbi di tipo psicosomatico possono manifestarsi in tutte le parti del corpo :

  • nell’apparato gastrointestinale (gastrite psicosomatica, colite spastica psicosomatica, ulcera peptica)
  • nell’apparato cardiocircolatorio (tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione essenziale)
  • nell’apparato respiratorio (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria)
  • nell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi)
  • nel sistema cutaneo (la psoriasi, l’acne, la dermatite psicosomatica, il prurito, l’orticaria, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa)
  • nel sistema muscoloscheletrico (la cefalea tensiva (o mal di testa), emicrania,  i crampi muscolari, la stanchezza cronica, cervicalgia, la fibromialgia, la cefalea nucale, dolore schiena lombare ecc..)

A proposito di cervicale, qui trovi un articolo su come ho risolto 5 anni di dolore cronico alla cervicale in meno di 3 mesi.

In questo articolo mi focalizzerò principalmente sul dolore muscoloscheletrico (non a caso mi occupo di fisioterapia)

Come capire se un dolore é psicosomatico?

muscle pain

Non esiste, ad oggi , un’unico test per diagnosticare questa tipologia di dolore. Il professionista esperto in queste problematiche prende in considerazioni i principali 3 fattori :

  • Biologici
  • Psicologici
  • Sociali

Nei fattori biologici vengono prese in considerazione la natura e il comportamento dei sintomi e vengono escluse quindi probelamatiche gravi/serie tra cui :

  • Infezioni
  • Tumori
  • Malattie Autoimmuni
  • Disfunzioni Neurologiche

Questo si può fare attraverso test di routine di vari specialisti medici (fisiatra, neurologo, ecc….).

Una volta esclusi queste patologie gravi si prendono quindi in considerazione anche i fattori Psicologici e Sociali.

Quello che accade, purtroppo soventemente, è che si spende troppo tempo a cercare la causa fisica con decine di test senza mai prendere in considerazione la parte psicologica e sociale del paziente.

Se leggi questo articolo e hai già speso centiania di euro in visite specialistiche senza trovare la soluzione rispondi alle 10 domande successive.

Ho creato una lista di 10 domande (evidenze) che ti aiuterà a capire se il tuo dolore può essere di questo tipo.

Armati di carta e penna e prendi nota delle risposte ( SI /NO) di questa lista.

1. Il dolore è incominciato durante un periodo di stress ?2. Il dolore è iniziato più di 3 mesi fa ?3. Il dolore è arrivato senza alcun infortunio (dall’oggi al domani…).
4. I sintomi non sono costanti e cambiano di intensità durante il corso della giornata.
5. I sintomi interessano diverse parti del corpo (ad esempio mal di collo, emicrania, costipazione, ecc.).
6. I sintomi si spostano o si estendono.
7. I sintomi aumentano sotto stress.
8. I sintomi non hanno nulla a che fare con la struttura del corpo (ad esempio: arrivano nel cambio di stagione, a causa di un odore o particolare luminosità dell’ambiente ).
9. I sintomi sono simmetrici (ovvero gli stessi sintomi si verificano anche nella parte opposta del corpo).
10. I sintomi sono ritardati dopo un’attività fisica (ad esempio: dolore dopo una camminata, corsa…).

11.(Bonus) : Diagnosi mediche non riescono a trovare una causa del dolore.

 

Ok , adesso  non prendere tutto alla lettera. Non significa che devi avere necessariamente tutti e dieci questi punti per classificare il tuo dolore come psicosomatico/neuroplastico.

È un po’ più complicato di così, ma in generale se hai risposto almeno a 3 o 4 punti SI e soprattutto al primo e all’ 11esimo , ci sono buone probabilità che sia psicosomatico/neuroplastico.

Perchè nessuno mi ha mai spiegato queste cose?

Ok, qui dovrei scrivere un articolo solo per rispondere a questa domanda. Taglio corto dicendoti che se non fosse stato per le mie esperienze all’estero, non credo che avrei mai saputo quello che ti sto spiegando oggi.

Ho seguito un intero percorso accademico universitario in inglese e la divulgazione scientifica è tutta scritta in inglese. Purtroppo ci vorranno alcuni anni prima che gli istituti medici e universitari cambino le linee guida.

Pochi dei miei colleghi fisioterapisti prendono in considerazione queste informazioni, pensando che siano cose senza valore.

All’estero, però, è tutto diverso, soprattutto negli USA e nel Nord Europa. L’Olanda (paese in cui mi sono specializzato) è anni luce avanti su queste terapie.

Vedi, questo non vuol dire che tutti i medici che hai visto se ne siano infischiati della tua problematica, semplicemente vuol dire che non sono stati educati su queste problematiche.

La medicina occidentale è focalizzata quasi unicamente su problematiche strutturali (tumori, infezioni, fratture, malattie autoimmuni, ecc…).

Ecco perché abbiamo milioni di malati cronici psicosomatici, a causa della negligenza di decine di studi scientifici che attestano che il dolore può anche essere creato unicamente dal cervello.

Il tempo farà giustizia. Ancora forse 5 o 10 anni e molti dei miei colleghi italiani prenderanno in considerazione anche questi aspetti (psicologici e sociali).

Per adesso vado dritto per la mia strada e quella di centinaia di professionisti che già utilizzano queste informazioni come:

  • Alan Gordon (Direttore del Pain Psychology Center negli USA)
  • Nicole Sachs (Psicoterapista, scrittrice e podcaster, nonché fondatrice di The Cure for Chronic Pain.com)
  • Howard Schubiner (Medico e direttore dell’ospedale di Southfield, USA)
  • Jim Prussack (Fisioterapista e fondatore di thepainpt.com, USA)
  • Georgie Oldfield (Fisioterapista e fondatrice di georgieoldfield.com, Inghilterra)
    e decine di altri…

Fattori di rischio del dolore psicosomatico ?

I fattori che influiscono sono diversi, ma i più importanti sono quelli relativi alla personalità (caratteristiche) e agli eventi di vita (abusi, incidenti, traumi fisici ed emotivi).

La tua personalità conta più di quanto pensi. Ti identifichi con una delle seguenti personalità?

Ambizioso e perfezionista: vuoi essere il più perfetto possibile in tutto ciò che fai e spesso eserciti pressione su te stesso o critiche il lavoro degli altri.

People pleaser: tendi a mettere sempre gli altri al di sopra di te; ti è difficile dire di no a favori o richieste; hai molta paura del conflitto con le persone intorno a te.

Personalità “catastrofista”/ansiosa: tendi spesso a pensare al peggio (scopri di più sul pensiero catastrofico qui).

Conformista: hai paura di come gli altri ti possono percepire.

Vittima: ti consideri una sfortunata vittima di circostanze esterne e spesso ti senti impotente.

Stoico: esprimere i tuoi sentimenti non ti viene naturale; lo vedi come un segno di debolezza o spesso non sai come ti senti.

Legalista: sei molto critico nei confronti degli altri e determinato ad avere “sempre ragione”.

Bassa autostima: spesso ti senti come se non fossi abbastanza bravo/a e hai paura di esprimere le tue opinioni e sentimenti o di perseguire le tue ambizioni.

Dipendente: hai paura di assumere compiti impegnativi, ti piace delegare la responsabilità e il processo decisionale ad altri e credi che la felicità provenga da altre persone e circostanze esterne. Hai molta paura del rifiuto.

Ipocondriaco: tendi a preoccuparti della tua salute più della persona media.

Il dolore psicosomatico ha una particolare personalità

Ho seguito e conosciuto centinaia di persone con queste problematiche, e io ero una di loro. Siamo tutti molto simili, alcuni più people pleaser, altri più perfezionisti, ma alla fine abbiamo più o meno le stesse caratteristiche.

Abbiamo bisogno di esprimere le nostre barriere e di criticarci meno quando facciamo degli errori. Siamo esseri umani alla fine. Siamo persone di cuore che mettono gli altri sempre un gradino sopra di noi stessi.

Per quanto riguarda gli eventi di vita, malattie in famiglia, lutti, incidenti stradali, cambiamenti di vita come quelli dovuti alla nascita di un figlio, al cambio di casa, di lavoro o di nazione, sono tutti cambiamenti che causano un grosso stress al nostro sistema nervoso.

Attenzione, non significa che ora soffriamo di dolore psicosomatico a causa di questi eventi. Voglio dire che a causa della nostra reazione, cosciente o inconscia, abbiamo fatto sì che certe emozioni non siano state processate come avrebbero dovuto essere processate.

Ma non c’è problema. È vero che non possiamo modificare il passato, ma adesso possiamo finalmente essere consapevoli e fare il lavoro che non abbiamo fatto allora, da oggi in poi.

Tra poco ti dirò le soluzioni. Ancora un po’ di pazienza e ci arriveremo…

Chi cura i dolori psicosomatici?

Con questa domanda si intende sapere se esiste qualcuno che possa curare il dolore psicosomatico al di fuori del paziente che lo sta sperimentando, ad esempio attraverso una sorta di benedizione. Tuttavia, la risposta è NO.

Una domanda più appropriata sarebbe: “Come posso curare il dolore psicosomatico e chi può aiutarmi?”.

Esistono diverse figure professionali specializzate in Mind-Body Medicine che possono aiutare nel trattamento del dolore psicosomatico. Questa branca della medicina olistica prende in considerazione la connessione tra mente e corpo e favorisce una comunicazione efficiente tra i due.

Le principali figure professionali che possono aiutare sono :

  • i medici fisiatri,
  • i terapisti olistici (Mind-Body Practitionaire)
  • Fisioterapisti
  • Psicologi

Come si curano i dolori psicosomatici?

Eccoci finalmente arrivati alla soluzione che hai tanto atteso. Gli step da eseguire sono principalmente tre. Puoi eseguirli autonomamente, ma per esperienza personale posso dirti che servirà il doppio, se non il triplo, del tempo per arrivare alla soluzione definitiva. Tuttavia, ciò non significa che non puoi provare a informarti e a eseguire le tecniche che troverai in questo portale o sui miei social (Youtube o Facebook).

A proposito ti lascio qui un video del mio canale YouTube proprio riguardo questo argomento.

Ok andiamo agli step da seguire adesso.

Step 1 : Informati ed educati sulla tua problematica. 

Studi scientifici attestano che coloro che sono stati informati sulla propria problematica riescono a controllare i sintomi in modo nettamente migliore rispetto a coloro che non lo sono stati.

La differenza sostanziale e cruciale tra coloro che si riprendono da queste problematiche e coloro che rimarranno purtroppo attaccati a questi sintomi è l’educazione e la loro credenza sulla propria problematica.

Non c’è nulla di rotto o danneggiato nel tuo corpo, ma soprattutto all’inizio potresti avere dei dubbi in merito. Potresti pensare che queste informazioni siano bizzarre e non sceintifiche, o che la sua diagnosi sia errata.

So che arriverai a questo punto prima o poi nel tuo percorso di guarigione. Anche io ci sono passato e l’ho visto centinaia di volte su altri pazienti.

Ma non c’è nulla di più motivante che sapere e credere che ti riprenderai perché tutte le evidenze riguardo alla tua problematica portano a una diagnosi psicosomatica. E parliamo di evidenze non opinioni.

Più credi in questo, più rapidamente avverrà la guarigione.

Gli strumenti necessari in questo step sono: educazione sul dolore attraverso la lettura di libri, articoli e la visione di video esplicativi.

Step 2 : Do the work ! Lavora su te stesso. 

Questo significa che puoi finalmente iniziare a fare tutte le attività fisiche che hai evitato per mesi, se non addirittura anni, per paura che i sintomi potessero manifestarsi o che avresti potuto “rompere” o “danneggiare” la tua colonna vertebrale o i muscoli della schiena o del collo.

Una volta che avrai completato l’educazione sul dolore psicosomatico, avrai decine e decine di prove che dimostrano che le tue attività fisiche non danneggeranno minimamente il tuo corpo.

Sì, i sintomi potrebbero manifestarsi all’inizio, poiché il tuo sistema è stato programmato per questo per mesi o addirittura anni e ci vorrà del tempo per riconfigurare il tuo sistema nervoso centrale in base alle nuove convinzioni e credenze che installerai nel tuo cervello.

In questo passaggio, il tuo sistema nervoso centrale si modificherà giorno dopo giorno fino a prendere una nuova forma, fornendoti segnali di allarme sempre meno intensi fino a scomparire del tutto.

Non si tratta di fantascienza, poiché questo è successo a me e a centinaia di altre persone che hanno eseguito lo stesso lavoro.

Quindi, fidati di me, una volta che avrai iniziato questo percorso, potrai solo migliorare.

Gli strumenti necessari in questo step sono : Tracciamento Somatico , Mindfulness, Movimento Fisico, Scrittura Espressiva, Interazione Sociale. 

 

Step 3 : Ama te stesso prima di ogni altro. 

Sembra un po’ narcisistico dirti questo, ma hai bisogno di compassione e gratitudine per portare avanti questo lavoro di guarigione. Devi darti la priorità massima, tu prima di qualsiasi altro. Non potrai aiutare nessuno dei tuoi cari se tu stesso non stai bene. E per questo hai bisogno di compassione.

Gli esercizi di meditazione e di mindfulness sono ottime pratiche per ristabilire questo rapporto con te stesso.

Gli strumenti necessari in questo step sono : Meditazione, Sentimento di Gratitudine. 

Quanto tempo ci vuole per guarire dal dolore psicosomatico ?

dolore psicosomatico quanto dura

La tempistica di guarigione varia molto da persona a persona e dipende anche dalla durata del dolore cronico. In generale, seguendo il percorso raccomandato (educazione, lavoro interno e compassione), si possono ottenere notevoli benefici dopo 6-12 settimane.

Circa il 20-30% delle persone migliora solo seguendo la parte di educazione, mentre il restante ha bisogno di fare del lavoro interno attraverso tecniche di regolazione del sistema nervoso.

Chi ha avuto dolore cronico per molti anni avrà probabilmente bisogno di più tempo per ottenere una guarigione completa. Tuttavia, è importante ricordare che non importa quanto ci metterai per stare bene, ma piuttosto qual è l’incremento a lunga durata che otterrai.

1% ogni giorno. Mettiti solo questo in testa se parti dall’inizio.

Quindi da dove puoi inziare ?

Adesso hai 2 possibilità :

Opzione 1 :

Fare tutto da solo/a. In questo sito trovi molto materiale per inziare il primo passo, quello dell’educazione al dolore. Non sottovalutare questo passo perchè è un pilastro della terapia. Non fare come il 90% delle persone che soffre da dolore da anni e spera che tutto un giorno si risolva magicamente da solo o grazie all’ennesima terapia manuale. Leggi, studia e rinforza la credenza che non esista alcun problema fisico nel tuo corpo. Ovviamente prima fatti escludere patologie gravi grazie alla consultazione di un medico specialista. Perchè nonostante la maggioranza dei dolori non arriva da problematiche serie, è meglio essere sicuri al 100% su quello a cui si va incontro.

Puoi inziare questo passo dal mio libro “Il potere della consapevolezza” che puoi scaricare gratis cliccando qui 

Guarda i miei video su Youtube dove spiego alcune tecniche che aiutano a regolare il tuo sistema nervoso.

Ricorda ci vuole costanza NON perfezione.

Opzione 2 :

Non vuoi fare tutto da solo/a ? Vuoi essere seguito/a da un professionista con esperienza in queste problematiche ? In questo caso ti invito a contattarmi prenotando una consulenza QUI . In base alla lista di attesa se sarai idoneo a questo percorso ti seguirò con piacere.

Spero che questo articolo ti abbia schiarito un po le idee dandoti degli spunti concreti su come procedere da adesso in poi.

Per adesso è tutto.

Ci sentiamo al prossimo articolo,

Alessio Veneziano

 

Fisioterapista e Fondatore del portale VenezianoTherapy.com 

86 / 100 Punteggio SEO

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