Quali sono i sintomi più comuni quando si ha dolore al collo e nuca? Cosa succede quando i nostri muscoli diventano “tesi”?
Per molti l’unico sintomo al collo è il dolore (e/o la cefalea), ma decisamente può esserci molto di più.
Tra poco vedremo velocemente cosa sia DAVVERO un disturbo cervicale, perché muscoli e vertebre cervicali possano irrigidirsi, e soprattutto come fare a risolverlo definitivamente e in modo naturale.
Ma chi sono io per dirti questo ?
Mi chiamo Alessio Veneziano, sono un fisioterapista e fondatore di questo portale VenezianoTherapy. La mia missione è aiutare persone con dolori cervicali ritrovare un nuovo stato di benessere attraverso un approccio naturale.
Adesso che sai chi sono ritorniamo al nostro articolo.
Indice
- Tensione cervicale: quali sono i sintomi ?
- Testare la cervicale attraverso il sistema nervoso
- Rimedi : come risolvere il dolore cervicale
Devi sapere che il tratto cervicale è composto da diverse strutture, ma quelle che interessano a noi sono:
- 7 vertebre cervicali e i dischi che stanno tra una vertebra e l’altra
- i nervi che fuoriescono dalle vertebre (e che possono essere compressi dai dischi)
- i muscoli che muovono il tutto
Possiamo parlare di tensione cervicale quando una o più di queste strutture sono sottoposte ad un sovraccarico cronico, e di conseguenza sviluppano una tensione nonché dolore.
A differenza di quanto credono tutti, non ha molta importanza quale struttura si più tesa: la strategia di risoluzione sarà la stessa.
È molto più importante capire PERCHÈ il tratto cervicale è tensione.
Molti pensano che il sovraccarico (e quindi una cervicale tesa) sia dato da “cattive posture” o “movimenti sbagliati” che facciamo.
Nulla di più lontano dal vero! Non esiste una postura corretta. Non bisogna dimenticare che il tratto cervicale è quello che maggiormente “assorbe” le tensioni emotive e lo stress nervoso.
A seconda di quale sia la causa scatenante, i sintomi (come i dolori cervicali) possono cambiare parecchio, e ora vedremo insieme come.
Cervicale: quali sono i sintomi ?
8 sintomi principali di una “cervicale tesa” :
- #1 dolore e rigidità al collo e alla nuca
- #2 mal di testa, in forma di cefalea o emicrania
- #3 pesantezza della testa e/o difficoltà di concentrazione
- #4 disturbo dell’equilibrio, soprattutto in forma di “sensazione di sbandamento”
- #5 disturbo della vista (nonostante visita oculistica normale)
- #6 stanchezza e spossatezza
- #7 disturbi alla digestione
- #8 dolore mandibolare
Il quadro dei sintomi di una cervicale tesa può essere estremamente ampio, dati i forti collegamenti tra disturbo cervicale e sistema nervoso.
#1 Dolore, rigidità e senso di tensione muscolare
Il primo sintomo è il dolore, e la conseguente limitazione del movimento (rigidità).
Il dolore cervicale si manifesta spesso all’altezza delle vertebre, arrivando fino alla nuca.
Molto comune è anche la sensazione di tensione muscolare, soprattutto all’altezza delle spalle, ovvero dei muscoli trapezi.
#2 Mal di testa (cefalea o emicrania), spesso al risveglio
I problemi mattutini sono comuni nel vasto mondo del disturbo cervicale, e non sono legati al cuscino, ma ad un particolare fenomeno che avviene quando le strutture sono troppo rigide o tese.
I muscoli cervicali e delle spalle sono connessi a quelli della nuca, ecco perché la tensione si irradia dalle spalle , al collo , manifestandosi in mal di testa.
#3 Pesantezza della testa e/o difficoltà di concentrazione
La constante tensione muscolare “brucia” molta energia nel sistema, rendendo nel lungo termine i muscoli a corto di risorse . Ecco perchè il senso di pesantezza è letteralmente reale, soprattutto alle prime ore del mattino e alla sera.
Voglio ricordarti che il peso della testa è di circa 4,5/5,5 kg (un peso non indifferente).
Per quanto riguarda la difficoltà di concentrazione, non è affatto strano avere questo sintomo per chi soffre da dolore in generale, ancora di più se questo deriva dalla regione cervicale.
Grazie a nuovi studi scentifici sappiamo che il dolore, quando diventa cronico, modifica le attivazioni di diverse arie del nostro cervello, una di queste è quella della memorizzazione e del focus.
Quando il tuo sistema nervoso si trova in uno stato sovraccarico (chiamato “sistema simpatico”) reagisce attivando una serie di ormoni dello stress che servono a “combattere e fuggire” dalla situazione creata.
A lungo termine, l’attivazione di questi processi ormonali va ad influrire su diverse arie del nostro cervello, quali per esempio qualla della concentrazione.
Facciamo un esempio :
Pensa di trovarti in questo scenario : ti trovi in una foresta quando realizzi di essere inseguito/a da un leone.
Immediatametene il tuo sistema nervoso attiva una serie di stress ormonali, facendo in modo da creare energia nel tuo corpo e scappare dal pericolo.
Battito cardiaco aumentato, tensione muscolare attivata e pronti a correre.
In questo scenario non c’è tempo per concentrarsi su quello è meglio fare. Si procede quindi ad instinto, senza pensare troppo, perchè questa è potenzialmente una questione di vita o di morte.
Nella nostra vita quotidiana, fortunatamente non sarai inseguito/a da un leone , ma l interno del tuo sisteman crede che ti trovi in quella situazione nella magior parte del tempo.
#4 Disturbo dell’equilibrio, soprattutto in forma di “senso di sbandamento”
La tensione cervicale può causare problemi di equilibrio, che si manifestano soprattutto come senso di sbandamento: la persona ha la sensazione di “essere costantemente in barca” o di “essere leggermente ubriaca”.
Questo sintomo è legato al grande rapporto che c’è tra vertebre cervicali ed una importante struttura chiamata “Tronco dell’encefalo”. La tensione dei tessuti muscolari e nervosi può portare ad una comuncazione non ottimale verso questa struttura che amministra l equilibrio e non solo.
#5 Disturbi della vista (non oculistici)
Il 30% delle persone che soffrono di disturbo cervicale lamenta disturbi della vista in forma di:
- difficoltà a leggere
- sensibilità alla luce (fotofobia)
- vista offuscata
Anche questo sintomo è legato all’importante collegamento tra vertebre cervicali e tronco dell’encefalo.
#6 Stanchezza e spossatezza
Come nel punto #3 (pesantezza alla testa), l apporto energetico del corpo è compromesso dalla costante attivazione di nervi e muscoli.
Non è strano trovarsi quindi ad un senso di stanchezza e spossatezza a fine giornata.
#7 Disturbi alla digestione
Questo non accade alla maggioranza delle persone ma è decisamente un disturbo che ho riscontrato in molti individui.
Tra il cervello e lo stomaco c’è un rapporto molto stretto. I 2 sono in constante connessione e uno può influire sull altro attraverso il sistema nervoso.
Hai mai sentito “le farfalle nello stomaco” quando ti senti sotto stato di ansia o innamorato/a? Ecco, quella è una prova del collegamento intenstino/cervello.
#8 Dolore mandibolare
Anche questo sintomo non è da tutti, ma non è strano riscotrarlo in casi di tensione cervicale.
Ti è familiare l espressione : “stringi i denti sei quasi alla fine!”
Il sistema nervoso messo sotto pressione va automaticamente ad attivare questro processo incoscio che alla lunga può causare dolore mandibolare.
Come testare la tua cervicale
HRV (Heart Rate Variability)
Una delle modalità più precise (75% di attendibilità) per analizzare il livello di stress nel corpo è attraverso l’ HRV (Heart Rate Variability) , ovvero la variabilità della frequenza cardiaca.
Ti starai chiedendo : ” Alessio, adesso che centra il cuore con la mia cervicale ?”
Centra di più di quello che ti puoi imamginare e che purtroppo pochi lo sanno.
L’HRV è un modo molto sofisticato per misurare la variazione nell’intervallo battito-battito del cuore.
Ricerche in campo cardiologico hanno messo in luce l’esistenza di una differenza nei tempi di contrazione tra un battito e l’altro, nell’ordine di alcuni millisecondi. Questo cambio spontaneo nella frequenza di contrazione cardiaca si è visto essere correlata con le interazioni dell’attività respiratoria e con le influenze esercitate dai rami del sistema nervoso sul muscolo cardiaco.
Un corpo sano con un sistema cardiovascolare in salute, mostrerà, in condizione di riposo, una sorprendente irregolarità fra battiti cardiaci e una notevole Variabilità della Frequenza Cardiaca; viceversa un organismo soggetto a stress cronico avrà un ritmo cardiaco molto regolare e con scarse variazioni.
Un cuore in buona salute si comporterà come un tennista che sta per ricevere un servizio, sposterà il peso a destra e sinistra per rimanere flessibile, reattivo e pronto ad agire nell’istante in cui percepirà di dover rispondere a uno stimolo. Nello stesso modo l’azione sinergica dei sistemi nervosi aumenteranno e rallenteranno l’attività cardiaca, in fase di inspirazione ed espirazione.
Quello che vedremo come risultato del test HRV sarà una linea ad onde.
Per esempio, questo primo risultato (immagine in basso) visualizza uno stato di “frustratione” o “stanchezza psicofisica”. A differenza il sencondo risultato mostra uno stato di “gratitudine” o coerenza cardiaca.
La ricerca scientifica e le applicazioni pratiche hanno permesso di comprendere quanto l’analisi della variabilità cardiaca sia un importante indicatore del grado di resilienza fisiologica, della qualità della flessibilità comportamentale e della capacità di adattamento dell’individuo alle sfide lavorative, ambientali e sociali.
Adesso capisci quanto sia importante analizzare il nostro mondo interno invece che affidarsi a terapie manuali ?
“Il sistema nervoso è la radice del dolore cervicale cronico.”
Alessio Veneziano
La Variabilità della Frequenza Cardiaca (HRV) è una finestra sull’attività del Sistema Nervoso
L’analisi della Variabilità della Frequenza Cardiaca permette di comprendere, in pochi minuti, lo stato di attività del Sistema Nervoso e conoscere se vi è disbilanciamento e intervenire per ristabilire il corretto equilibrio. Questa valutazione può essere effettuata mediante l’utilizzo di un qualsiasi strumento o software per il biofeedback, purché dotato di sensori di rilevazione del segnale cardiaco.
Per le mie attività di valutazione utilizzo questo sensore cardiaco (Si chiama Polar H10 ) e con meno di 100 euro riesco a verifare oggettivamente l’attività dell’intero sistema in condizioni di riposo.
I risultati della lettura sono dati in poco più di 2 minuti (per questo uso app gratuita che si chiama “Elite HRV”)
Quindi, in modo semplice e non invasivo è possibile aprire una finestra per l’analisi della Variabilità della Frequenza Cardiaca e scansionare l’attività cardiaca in alcuni momenti della giornata (io preferisco al mattino prima di iniziare la giornata) e comprendere ad esempio se vi è stato il recupero da un intenso stress fisico o emotivo o addirittura se vivi in uno stress persistente.
Per l analisi dei dati, non devi essere un fisioterapista o scienziato per capirli, l’app ti darà tutti i risultati in modo chiaro.
Ho iniziato ad usare questo strumento regolarmente al mattino per monitorare il mio stato di stress. All inizio mi sono sopreso di sapere che, nonostante non mi sentissimi particolarmente “stressato”, i risultati dicevano il contrario.
Sono diventato così più consciente del mio stato interno così da prevenire problematiche future. Attuando strategie specifiche che ti spiegerò nelle prossime righe potrai allenare il tuo sistema nervoso a ritornare ad uno stato di balance.
Con questo strumento di bio-feedback è possibile comprendere quanto la persistenza di alcuni stati d’animo o il reiterarsi di alcune emozioni negative (loop emotivo) possano influire sul sistema nervoso e modificare il normale andamento della Variabilità della Frequenza Cardiaca.
Per chi non ha alcun bio-feeback usa questo questionario.
Il bio-feeback HRV non è uno strumento essenziale per la tua guarigione, ad ogni modo lo trovo molto utile nella parte di analisi. Capire in che stato ti trovi allena il tuo stato di consapevolezza così da essere pro-attivo su esercizi di ribilanciamento.
Ho creato questo questionario (3 minuti di lettura) ,che ti farà capire se i tuoi sintomi possono essere collegati ad uno squilibrio del sistema nervoso (per mia esperienza, nella maggioranza dei casi questo è presente).
Se soffri da sinontimi cervicali da molto tempo (più di 3 mesi) è molto probabile che il tuo sistema nervoso sia in uno stato sovraccaricato.
Ma non disperarti, i rimedi esistono e nella maggioranza dei casi non hai bisogno di rimedi invasivi (esempio : chirurgia…) per risolevere il problema.
Esercizi e rimedi per una cervicale tesa da troppo tempo
Benissimo, ora che hai capito che la tua cervicale ha bisogno di una revisione, cosa puoi fare?
Semplice, devi mettere in atto degli interventi specifici ristabilire un ri-bilanciamento del sistema nervoso.
Belle parole eh? Magari hai girato già x specialisti, provato innumerevoli cure e rimedi ma niente.
“Tutto ciò che si utilizza comunemente come cura per il disturbo cervicale è poco più efficace del placebo. Una vacanza da 1000 dollari è più utile di 1000 dollari spesi in cure”.
Così sintetizza Paul Ingraham, importante giornalista medico Statunitense, nel suo sito painscience.com
Risolvere il disturbo cervicale (anche quello che persiste da anni), è assolutamente possibile, ma richiede un minimo di impegno: nessuna manipolazione cambia il modo in cui il tuo corpo si muove, devi ri-imparare a farlo, lavorando a braccietto con il tuo sistema nervoso.
Ecco 3 tools (i miei preferiti) di pronto utilizzo
- #1 respirazione 4-7-8
- #2 tracciamento somatico
- #3 humming
La prima cosa da fare per calmare il sistema nervoso è usare il respiro. Esso è il più semplice strumento per ristabilire un ribilanciamento tra mente e corpo. Sono efficaci anche 5 minuti al giorno per vedere i primi benefici.
Ma prima di inziare un semplice esercizio devi sapere il perchè è importante.
Gli eventi percepiti come stressanti alterano la normale respirazione producendo involontarie apnee e tensioni muscolari. Le prime tensioni sono all altezza del collo e delle spalle.
Tool #1 Respirazione 4-7-8.
Ribilancia il sistema nervoso attraverso questo potente esercizio (tempo di esecuzione : 5 minuti)
- 1. inspira per 4 secondi attraverso il naso;
- 2. trattieni il respiro per 7 secondi;
- 3. espira attraverso la bocca come se dovessi soffiare attraverso una cannuccia per 8 secondi.
- Ripetere la sequenza per 4 volte.
Nota come ti senti. Puoi eseguire questo esercizio ogni qualvolta ti senti stressato/a.
Consiglio di usare questo esercizio ogni giorno prima di andare a dormire.
Gli effetti sono immediati e sarai stupito/a da quanto semplice sia ritrovare la calma attraverso il respiro.
Tool #2- Tracciamento Somatico
Il tracciamento somatico insegna al tuo cervello a reinterpretare i segnali del tuo corpo attraverso una lente di sicurezza, disattivando così il dolore.
Un altro esercizio non complicato, ma molto potente. Il modo più efficace per comunicare un messaggio di sicurezza al tuo cervello è prestare attenzione alle sensazioni fisiche del tuo corpo.
I neuroscienziati hanno scoperto che prestare attenzione alle nostre sensazioni corporee può effettivamente rimpicciolire il centro “combatti o fuggi” del nostro cervello.
Questa pratica ti consente di avere un migliore controllo sull’elaborazione del dolore e delle emozioni da parte del nostro cervello.
Il monitoraggio somatico è la componente più importante per superare il dolore. Quando ti occupi delle tue sensazioni fisiche con consapevolezza – senza paura, senza giudizio e senza motivo.
Qui un video esempio della pratica guidata.
Tool #3 – due minuti di Humming
Ci sono vocalizzazioni che aiutano a modificare il tono del sistema nervoso. Le onde sonore prodotte nel canto(dalla voce) hanno la capacità di stimolare l’azione del nervo vago (il nervo del relax) a vari livelli.
Per stimolare efficacemente il nervo vago ci sono diversi modi fra cui la produzione volontaria di una vibrazione al livello della gola, come se si volesse vocalizzare la lettera “m” per un tempo prolungato. ( questo lo chiamiamo “humming”) .
Questa tecnica oltre a stimolare il nervo vago, aiuta a rilasciare acetilcolina (una molecola con proprietà calmanti e antinfiammatorie), ossitocina, melatonina ed endorfine i cui effetti includono la diminuzione degli ormoni dello stress (come il cortisolo).
Come fare ?
Potresti pensare che sia un’attività troppo strana per eseguirla quando ti senti sotto stress.
Ma come si dice : “provare per credere”.
Ecco perchè ti consiglio di provare a chiudere gli occhi per qualche minuto, inspirare profondamente attraverso il naso e vocalizzare (anche a bassa voce) la lettera M : “mmmm“.
Mentre lo fai, prova a dirigere gli effetti dell’humming verso la cavità nasale, le labbra e il torace in modo che le vibrazioni in poco tempo coinvolgano tutto il corpo.
Utilizza questa tecnica in combinazione con la respirazione prima di una riunione, un impegno importante che ha generato un pò di ansia o dopo un evento stressante che ha perturbato il tuo stato emotivo.
Conclusione
Il dolore è sicuramente un problema complesso, perchè il disturbo cervicale è molto “ramificato”.
Per via dei suoi tanti collegamenti e del suo forte rapporto con il sistema nervoso, il dolore cervicale ha spesso dei sintomi molto imprevedibili.
Adesso hai capito il perchè di questi sintomi, e hai visto alcuni importanti suggerimenti su come risolverli.
Adesso ti starai chiedendo : “Alessio, ma io soffro da questi sintomi da anni ! Questi consigli non sembrano abbastanza per la mia situazione.”
Ti capisco benissimo, e concordo con te, questi sono semplici esercizi per darti coscienza di cosa puoi inziare a fare con il tuo corpo.
Per esperienza ho visto troppe persone affidarsi a terapie manuali che non vanno ad influire a lungo termine nel sistema nervoso, ma solamente a tamponare i sintomi per qualche giorno o settimana se sei fortunato/a.
Se vuoi un piano completo dalla A alla Z, sto preparando un video-percorso che ti spiegherà passo-passo cosa fare per arrivare a modificare alle radici il tuo sistema.
Esso conterrà tutti i metodi che quotidianamente applico con i miei pazienti , in modo da risolvere definitivamente i sintomi cervicali.
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La risuluzione ai tuoi sintomi cervicali è più vicina di quella che puoi immaginare.
Tutto dipende da quanta pazienza e determinazione vuoi mettere,
ci vediamo al prossimo articolo.
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Alessio Veneziano