Cervicale e Ansia: I sintomi “neurologici” ed esercizi mirati

 Una domanda che viene fatta molto spesso è: “la cervicale può provocare sintomi neurologici?

La risposta è Si, ma nella maggior parte dei casi questi sintomi non sono causati da un danneggiamento, ma piuttosto da una ipersensibilità del sistema nervoso.

 

Se sei una persona che tende avere sintomi d’ansia, avrai molto probabilmente tensione ai muscoli del collo, ma questo non significa certo che la tua ansia sia dovuta al collo troppo rigido!

 

In breve : l’ansia e la tensione muscolare sono collegate, ad ogni modo (solitamente) la prima porta alla seconda .

 

In questo articolo andremo a vedere quali sono i sintomi considerati “neurologici”, e vedremo una strategia efficace per risolverli.

 

Chi sono 

Il mio nome è Alessio Veneziano, terapista olistico e coach e mi occupo di problematiche cervicali che persistono nel tempo. Attraverso questo portale offro consulenza online e divulgo articoli e video guida su come risolvere queste problematiche.

 

Ok adesso che sai chi sono e cosa faccio ritorniamo all’articolo.

 

Facciamo  un po’ chiarezza: esistono delle importanti differenze tra sintomi neurologici e sintomi “pseudo-neurologici”.

 

Adesso, non voglio confonderti le idee, ma la distinzione è importante per darti una completa visione della tua problematica.

Molte volte queste due differenze non vengono chiarite e la confusione può portare a false aspettative.

 

SINTOMI NEUROLOGICI

Tutti i sintomi in pratica sono neurologici  se vengono intesi come “sensazioni create dal sistema nervoso”.

Il nostro cervello è il capo assoluto del sistema. E’ lui che detta legge sul dolore, perché è lui che lo crea.

In che modo ? Esso analizza i segnali che arrivano dal corpo (attraverso i nervi), li interpreta e successivamente rilascia dei feedback (che chiamiamo sintomi) sul corpo.

Questo è gran parte del suo lavoro.

 

Ma esistono diversi sintomi per diversi problemi. Capire la differenza è cruciale per implementare delle soluzioni efficaci.

 

Quello che voglio farti capire in questa prima parte è che esiste una differenza tra nervo danneggiato e nervo ipersensibile.

I sintomi puramente neurologici sono dati da un danneggiamento al sistema nervoso.

 

Quando i nervi vengono danneggiati a causa di un trauma (un incidente per esempio) , tumore o malattie autoimmuni i sintomi sono differenti da quelli che normalmente (fortunatamente) la maggior parte delle persone sente.

 

A parte il dolore, in questi casi i sintomi neurologici da “danneggiamento” sono:

  • Evidente perdita di sensibilità o tatto (in particolari porzioni della pelle)
  • Evidente perdita di forza agli arti
  • Evidente perdita d’equilibrio e o coordinazione

 

Fortunatamente questo accade nella minoranza dei casi ed è diagnosticabile attraverso una degli scan come lastre, risonanza magnetice, ecc.

 

Quello che accade invece nei sintomi “pseudo-neurologici”, essi sono causati da una ipersensibilità del sistema nervoso:

Sintomi “pseudo-neurologici” comuni :

  • Disturbo della vista
  • Vertigini / sbandamenti
  • Mancanza di focus
  • Senso di debolezza / gambe molli
  • Tachicardia

 

Perché i disturbi cervicali si associano a sintomi “pseudo-neurologici” ?

sintomi neurologici cervicale

Come puoi vedere dall’immagine qui sopra, nella zona cervicale esistono decine di nervi che comunicano con il cervello.

Quando il sistema nervoso è permanentemente sotto stress (per diversi fattori)  questi nervi possono mandare dei messaggi “distorti” al nostro corpo.

 

Detto ciò, nella maggioranza dei casi (più del 90%) NON sono le ernie, protrusioni discali, artrosi a creare problemi ma l’ipersensibilità del sistema nervoso.

 

Ripeto: Ernie, Protrusioni Discali e Artrosi nella maggioranza dei casi NON producono dolore.

 

 

Ma , allora che cosa rende il sistema nervoso : ipersensibile?

 

Primo motivo : le tue aspettative al dolore risultanti, per esempio, da diagnosi mediche errate.

Se il tuo dottore ti ha detto che la tua cervicale ha 3 protrusioni discali e 2 ernie con artrosi probabilmente le tue aspettative sul dolore saranno diverse da quelle che avevi prima della visita (a meno che non ti venga spiegato che queste non producono dolore).

Ecco perché consiglio sempre di avere 2 se non 3 pareri differenti da diversi esperti per valutare la gravità del tuo caso.

 

Secondo: come reagisci allo stress .

In questa società più o meno tutti siamo influenzati dallo stress. Questo non significa che tutti avremo dolore al collo. Come avrai capito, il dolore è un fattore molto soggettivo.

Allo stesso modo ogni persona reagisce allo stress in modo differente.

Non è, sentire o meno lo stress che cambia la situazione, ma la tua reazione ad esso.

 

Ecco perché molte terapie non funzionano. Perché una terapia passiva (massaggi o manipolazioni) non vanno ad modificare come reagisci allo stress.

 

Molti medici o fisioterapisti (non tutti ovviamente) sono particolarmente riluttanti a parlare di tensione emotiva.

 

A mio parere dovremmo soffermarci un po’ di più su questo aspetto invece che andare direttamente ad “aggiustare” il corpo.

 

Il corpo è già perfetto così, con i suoi difetti (dati all’usura e invecchiamento) e pregi.

 

E di pregi il corpo e la mente ne ha davvero tanti. Ad esempio la neuroplasticità del cervello.

 

Che cos’è la neuroplasticità ? 

La neuroplasticità è la capacità che ha il cervello di modificarsi fisicamente, in risposta all’esperienza e all’ambiente.

 

Una delle frasi che ripeto spesso è :

“Il corpo segue la mente”

 

La salute mentale e il giusto “mind-set” sono i primi obbiettivi per coloro che soffrono da dolore cronico (e non solo).

 

Il corpo semplicemente segue quello che la mente crede e pian piano il sistema nervoso va ad abbassare i suoi livelli di sensibilità.

 

Risultato: diminuzione drastica di tutti i sintomi.

 

Cervicale e ansia: i sintomi più diffusi

 

Come migliorare passo dopo passo i sintomi della cervicale causati da ansia e stress ?

 

Passo 1: Accetta la diagnosi che il tuo corpo NON è danneggiato.  

Le risonanza magnetica non ha dato risultati da danneggiamento ai nervi ? Allora sei pronto per il passo 2.

 

Passo 2: Pensa al tuo dolore in modo psicologico e non solamente fisico.

Cosa voglio dirti con questo : ogni qual volta il dolore aumenta di intensità , rifletti sul perché.

Fatti questa domanda : “Che cos’è che mi turba in questo periodo ?

Se riesci a rispondere a questa domanda sai che cosa sta alimentando il dolore.

 

Passo 3: Ristabilisci una connessione tra corpo e mente attraverso un potente strumento : Il respiro.

Hai il potere di influenzare corpo e mente nell’istante attraverso degli esercizi che mirano a ribilanciare la connessione tra colui che crea il dolore (il cervello) e colui che lo percepisce (il corpo).

Esistono differenti tecniche di respirazione. In questo video ti descrivo una delle mie preferite.

Tecnica 4-7-8

Passo 4: Usa il tuo corpo per rilasciare potenti antinfiammatori naturali: Il movimento. 

Ad oggi abbiamo centinaia di studi ad accertare gli effetti benefici dell’attività fisica sia per il corpo che per la mente.

Inizia gradualmente, scegli un’attività che più ti aggrada.

Esempi:

  • Una passeggiata da 10-15 minuti
  • Esercizi di yoga per principianti (sfrutta Youtube)
  • Nuoto
  • Corsa leggera

So quanto può essere difficile all’inizio riprendere una routine di esercizio fisico. Ci diciamo spesso diverse scuse come: “Non ho tempo “ , “Sono stanco” ecc…

Dai la priorità a te stesso, se non hai tempo di trovare 10 minuti al giorno per te vuol dire che non stai prioritizzando la tua salute.

Serve azione e costanza per risolvere queste problematiche. Schedula il calendario in modo da trovare  3 o 4 momenti alla settimana per l’esercizio fisico.

L’intensità all’inizio non conta.

Ricorda: Costanza invece che Perfezione.

 

Passo 5: Riprogrammazione del sistema nervoso: Tracciamento Somatico

Nel mio libro guida “La via d’uscita” spiego questo esercizio in modo estensivo.

Puoi scaricarlo gratuitamente qui.

Se hai sentito parlare di Mindfulness, questo esercizio è qualcosa di molto simile. Esso va a lavorare sul rimodellamento del dolore.

Lo scopo del tracciamento somatico è aiutarti a prestare attenzione alla sensazione dolorose attraverso una distinta lente di sicurezza, disattivando così il segnale del dolore.

Il dolore è un segnale di pericolo. E’ importante insegnare al cervello a reinterpretare quel segnale come non pericoloso, è anche importante promuovere sensazioni di sicurezza.

Imparare a confortarsi, non solo con la logica o la razionalità, ma anche a livello emotivo può aiutare a insegnare alla parte primitiva di te che sei al sicuro, riducendo così i sintomi.

 

Passo 6 : Fai uscire le emozioni represse dal corpo attraverso carta e penna : Scrittura Espressiva

Quando eri un adolescente, avresti potuto tenere un diario nascosto sotto il materasso. Era un posto dove confessare le tue lotte e le tue paure senza giudizio o punizione. Probabilmente è stato bello togliere tutti quei pensieri e sentimenti dalla tua testa e metterli sulla carta. Il mondo sembrava più chiaro.

 

Potresti aver smesso di usare un diario una volta raggiunta l’età adulta. Ma il concetto e i suoi vantaggi sono ancora validi. Ora si chiama “journaling” . È semplicemente scrivere i tuoi pensieri e sentimenti per capirli più chiaramente. E se lotti contro lo stress, la depressione o l’ansia, tenere un diario può essere un’ottima idea. Può aiutarti a ottenere il controllo delle tue emozioni e migliorare la tua salute mentale.

Vantaggi della scrittura espressiva

Uno dei modi per affrontare qualsiasi emozione travolgente è trovare un modo sano per esprimersi. Questo rende un diario uno strumento utile per gestire la tua salute mentale. L’inserimento nel diario può aiutarti:

  • Gestisci l’ansia ;
  • Riduce lo stress ;
  • Affronta la depressione ;
  • Controllare i sintomi e a migliorare l’umore:
  • Ti aiuta a dare la priorità a problemi, paure e preoccupazioni
  • Tenere traccia di tutti i sintomi giorno per giorno in modo da poter riconoscere i fattori scatenanti e apprendere modi per controllarli meglio
  • Fornire un’opportunità per un dialogo interiore positivo e identificare pensieri e comportamenti negativi

 

Quando hai un problema e sei stressato, tenere un diario può aiutarti a identificare la causa dello stress o dell’ansia.

Tieni presente che la scrittura espressiva è solo un aspetto di uno stile di vita sano per gestire meglio lo stress, l’ansia e le condizioni di salute mentale.

 

Per ottenere i maggiori vantaggi, assicurati anche di:

 

ritmo circadiano

 

Il Ritmo Circadiano è un ritmo biologico naturale proprio di ciascun individuo. Ha una durata di 24 ore e funziona come una specie di orologio ciclico interno, andando a regolare funzioni come pressione arteriosa, temperatura, tono muscolare, secrezione di ormoni, ciclo di sonno-sveglia.

  • Fai un check dei tuoi livelli di Vitamina D 

Quale insufficienza di nutrienti colpisce metà della popolazione , non viene quasi mai diagnosticata ed è stata collegata a molti tumori , ipertensione, malattie cardiache , diabete , depressione , fibromialgia, dolore muscolare cronico, perdita ossea e malattie autoimmuni come la sclerosi multipla ?

Proprio la Vitamina D.

Per saperne di più su questo aspetto leggi questo articolo del’esperto in materia Dr. Hyman

 

  • Integra la tua dieta con Magnesio 

Pensa al magnesio come al minerale del rilassamento. Tutto ciò che è teso, irritabile, crampiforme e rigido, sia che si tratti di una parte del corpo o anche di uno stato d’animo, è un segno di carenza di magnesio.

Questo minerale critico è in realtà responsabile di oltre 600 reazioni enzimatiche e si trova in tutti i tessuti, ma principalmente nelle ossa, nei muscoli e nel cervello.

Devi averlo perché le tue cellule producano energia e per aiutare i muscoli a rilassarsi.

Potresti essere carente di magnesio se hai uno dei seguenti sintomi:

  • Crampi muscolari o contrazioni
  • Insonnia
  • Irritabilità
  • Sensibilità ai rumori forti
  • Ansia
  • Autismo
  • Palpitazioni
  • Mal di testa
  • Emicrania
  • fibromialgia
  • Fatica cronica
  • Diabete
  • Obesità
  • Osteoporosi
  • Ipertensione
  • sindrome premestruale
  • Dolori mestruali
  • Vescica irritabile
  • Sindrome dell’intestino irritabile
  • Riflusso

Per le quantità necessarie da integrare consulta il tuo medico.

Clicca qui se vuoi sapere gli integratori che uso giornalmente.

Spero che questo articolo ti sia stato di aiuto.

Ci vediamo al prossimo,

Alessio

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Alessio Veneziano

fisioterapista & Mind-body coach

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