Dolore cervicale che non passa ? Come risolverlo in meno di 3 mesi (La mia esperienza con il Metodo NeuroBalance)

Ciao, in questo articolo voglio condividere con te la mia esperienza nel percorso di guarigione della mia cervicale cronica a cui ho sofferto per ben 5 anni prima di trovare una soluzione definitiva.

Dopo aver provato decine e decine di terapie e migliaia di euro spesi ho pensato che era arrivata l’ora di provare qualcosa di diverso e adesso voglio condividere con te i miei risultati.

In questo articolo capirai come una terapia mente-corpo (mind-body therapy) è stata la soluzione più efficace e soprattutto definitiva al mio dolore cronico.

Ti spiegherò di cosa si tratta questa terapia e come replicare i miei risultati anche su di te.

Se non mi conosci io sono Alessio Veneziano, fisioterapista, mind-body coach e fondatore di VenezianoTherapy, il portale italiano di riferimento per coloro che soffrono da dolori cronici come quello cervicale.

Il mio lavoro è insegnarti gli strumenti per liberarti dal dolore in completa autonomia. Lo faccio attraverso la divulgazione di articoli, video guida e consulenze personalizzate online e offline.

Alessio Therapy 53

Dolore cervicale che non passa : La mia esperienza

Ho sofferto da cervicale per quasi 5 anni. Tutto iniziò dopo un infortunio in palestra all’età di 18 anni. Nei successivi 5 anni ho provato diverse terapie per la risoluzione di questo fastidioso problema che stava debilitando la mia vita privata e lavorativa.

Provai quindi fisioterapia, manipolazioni osteopatiche, massaggi, agopuntura e yoga.

Tutto funzionava per poche settimane e poi il dolore ritornava aumentando gradualmente. Nonostante il dolore sono riuscito a terminare il cammino di Santiago (900 km di cammino tra Francia e Spagna).

Era il mese di Giugno del 2017. Lì toccai veramente il fondo. Gli ultimi 100 km camminavo con lo zaino in mano, nonostante pesasse solo 5 kg, per alleviare spalle e collo infiammati.

cammino

Prima di intraprendere questa carriera da terapista , lavoravo in ufficio come tecnico informatico. Lo stress delle telefonate ad ogni minuto, l’ambiente super dinamico e un lavoro che non mi soddisfaceva incorniciava perfettamente una repressione interna che non trovava sfogo.

La prima svolta verso la guarigione

Nel 2017, poco prima del cammino di Santiago, presi coraggio e decisi di licenziarmi dal mio lavoro d’ufficio, vendetti la macchina e acquistai un solo biglietto di andata verso la Nuova Zelanda.

Paese straordinario in cui avrei vissuto per 1 anno dopo aver terminato il mio viaggio zaino in spalla in Spagna. Dopo fu la volta di Australia e Francia prima di ritornare in Europa con la visione di diventare fisioterapista.

Avevo provato così tante tecniche e terapie che il tutto mi appassionò, nonostante la mia “cervicale cronica” fosse ancora presente ogni singolo giorno.

Avevo come l’intuizione che dopo aver intrapreso gli studi in fisioterapia avrei risolto il mio dolore autonomamente.

Quindi questo era il piano : dopo decine di viaggi in giro per il mondo sarei tornato sui banchi d’università a studiare uno dei temi che mi appassionava di più: il corpo umano.

E così fu.

Dopo un intenso studio e pratica sono riuscito a risolvere finalmente il problema capendo come funzionava il mio sistema nervoso e che cosa lo rendeva ipersensibile.

Tutto questo mi ha portato a sperimentare diverse tecniche come mindfulness, respirazione, scrittura espressiva ed esercizi di visualizzazione.

Ma al di là delle tecniche che sono semplici da imparare e che chiunque con un minimo di determinazione e voglia può seguire ogni giorno per 10-15 minuti… Quello che ha veramente cambiato le carte in tavola è stato collegare la tensione al collo e alle spalle con la mia tensione emotiva.

Avevo studiato per circa 4 anni il corpo umano ma la radice del dolore non era nel corpo ma nel comportamento umano… (quello che manca ad ogni fisioterapista di successo)

Molti di voi penseranno che la cervicale cronica, o meglio il dolore cervicale sia il risutlato di artrite, ernie, discopati….

In una minima percentuale questo è vero, ma per la stragrande maggioranza dei casi queste non solo le reali cause.

Esistono molti studi scientifici che attestano che queste condizioni sono normali degenerazioni date dall’invecchiamento e che quindi non causano dolore. In realtà queste condizioni posso influenzare il dolore ma non crearlo direttamente.

Non ti preoccuapare se a questo punto ti sembra complicato da capire. Continua a leggere e vedrai che la situazione diventerà sempre più chiara. 

Questa concezione che le anormalità della spina dorsale portino una serie di sintomi come dolore e tensione è antiquata e deve essere messa in discussione ogni volta che si presenta.

Ad oggi esistono migliaia di casi in cui dopo una terapia olistica (mind-body) che abbraccia mente e corpo, si ritornata ad una regolare attività fisica senza chirurgia, senza manipolazioni e senza farmaci.

Adesso ti starai dicendo: ma tutto questo sembra fantascienza!

Si lo so, ma ti invito a tenere una mente aperta, perchè se continui a fare e pensare le stesse cose degli ultimi mesi e anni è matematico che il tuo dolore continuerà a persistere.

Ok ho finito con le prediche. Andiamo ai fatti. 

Dolore Cervicale che non passa : La radice è nelle emozioni

Nel 2020 iniziai ad indagare più a fondo sulla connessione tra emozioni e dolore. Ho letto libri come quello del Dottore Fisiatra statunitense John Sarno “The Divided Mind” o “Healing Chronic Back Pain without drugs or exercises”

curare la mente

(Versione Italiana – Ordinalo Qui)

Questi libri mi hanno totalmente cambiato la vita. Perché per la prima volta avevo capito che il mio problema non era un problema di struttura della mia cervicale , ma un problema di ANSIA – PAURA – STRESS.

Qualcosa di veramente “bizzarro” che non avevo mai preso in considerazione. Il dottor Sarno sosteneva che la maggioranza dei dolori persistenti era causato da tensioni emotive o emozioni represse piuttosto che da problematiche fisiche (ernie, discopatie, artrosi, ecc…).

La descrizione caratteriale di questi pazienti era perfettamente la descrizione di me stesso….

Mi dicevo : “E se tutto questo sia veramente il mio caso?” , ” Che sto reprimendo qualcosa che mi porto dietro da un bel po’….”

Migliaia di persone dopo aver letto il suo libro come per miracolo hanno iniziato a sentirsi meglio.

Wow, come era possibile?!

La cosa mi incuriosì e con mio stupore e incredulità aiutò anche me. No,  non era placebo, perché da quel momento qualcosa nella mia psiche cambiò.

Ogni qualvolta che il dolore si affacciava alla finestra sapevo perfettamente perché e come accompagnarlo all’uscita.

Non dovevo repudiare il dolore ma semplicemente accoglierlo e riportarlo alla porta.

Ecco, voglio che anche tu sappia usare questi strumenti perché ti cambieranno letteralmente la vita.

Tutto aveva così senso ma perché nessuno mai dei terapisti che avevo consultato me ne aveva parlato?

Purtroppo, questa idea non era ancora mainstreem (di massa) poiché non c’erano abbastanza studi scientifici ad attestarlo (emozione repressa = dolore).

Oggi viviamo quindi in un periodo di rivoluzione della fisioterapia e della medicina riabilitativa. Nonostante questa teoria sia stata confermata poche università in Europa hanno integrato questo sapere.

Attraverso fMRi (risonanze funzionali) possiamo vedere come si comporta il cervello di una persona che soffre da dolore cronico e uno in cui il dolore non è presente.

risonanza magnetica funzionale

Nel mentre continuavo il mio percorso universitario

Il mio percorso universitario andava troppo lento… Nei primi 2 anni di università non si parlò per niente di dolore cronico ma soltanto di riabilitazione di dolori acuti o malattie cardiovascolari o neurologiche.

Non capivo come una materia così importante non fosse trattata più a fondo… Ero frustrato dal programa perchè non faceva altro che rallentare la mia crescita.

Era affamato di sapere e finalmente al terzo anno accademico riuscii a confermare tutto quello che avevo letto studiato e sperimentato negli anni prima.

Nonostante tutto sentivo il bisogno di saperne di più e di divulgare questo sapere a tutti.

Iniziai quindi ad analizzare tutte queste nuove informazioni che nel giro di meno di 3 mesi riuscirono completamente a guarire la mia cervicale cronica. Nada. Zero. Zibra Dolore. 

Ok questo ti sembrerà “fuffa” perché , come è possibile che dopo anni di terapie fisiche con terapisti di esperienza sono riuscito da solo, soltanto con la lettura di buone informazioni e qualche esercizio a risolvere il mio problema?

Ho scritto diversi articoli sul mio blog  come questo sia possibile, descrivendo la teoria e la pratica che ci sta dietro.

Per trovare la radice del dolore dobbiamo cambiare il nostro mind-set ed essere pronti a mettere da parte le nostre passate credenze.

Cervicale Cronica : La risoluzione con il metodo Mind-Body

Escludi Patologie “Gravi”

Se soffri da dolore cronico cervicale, alla spalla o alla schiena e hai escluso problematiche gravi come tumori, infezioni e fratture allora esiste un altro passo da eseguire. Attraverso una diagnosi medica bisogna anche escludere che non ci siano lesioni o disfunzioni ai nervi, questo un neurologo/reumatologo lo può attestare benissimo attraverso dei test fisici, analisi del sangue, e scansioni.

La tua storia conta

Il più grande indizio in questa indagine sulla radice del dolore viene fatta attraverso l’ascoltare la storia del paziente. Non intendo solo ascoltare i sintomi odierni ma appunto quelli del passato, gli stress del presente , eventauli traumi (piccoli o grandi) e infanzia.

E chi ha tempo di sentire il paziente per più di  1 ora ? Praticamente nessuno.

Ecco perché è più facile trovare le coperte e coprire il dolore : farmaci, farmaci, farmaci, manipolazioni, tecar, laser terapia, eccetera eccetera…. Spendendo soldi e tempo riconcorrendo qualcosa che non ha senso….

Perchè non è nel corpo che dobbiamo guardare ma nella nostra mente (sistema nervoso centrale).

E se stai leggendo questo articolo, penso che ti sia anche stufato di questa situazione.

Adesso fai un respiro profondo perché questa situazione, la tua situazione, può cambiare ma per fare ciò devi essere disposto/a ad imparare qualcosa di nuovo e cambiare di tua volta.

Ok andiamo avanti.

Dolore Cervicale : come diventa “cronico”

Il dolore cronico ovvero quello che persiste per più di 3 mesi è creato e si comporta in modo molto diversamente da ogni altra tipologia (come quello acuto o neuropatico).

Per fartela breve, la radice del dolore è il nostro sistema nervoso, in particolare è il nostro cervello che lo crea dopo aver analizzato i messaggi che il corpo gli dà. Il dolore è un output non un imput.

Il dolore è lì per proteggere il corpo non per danneggiarlo. Quindi chiediti prima se veramente qualcosa è stato danneggiato. E nella maggioranza dei casi non lo è. Perché entro 3 mesi anche l osso più grosso e lungo del corpo guarisce.

femore

Se il tuo femore (l’osso più lungo del corpo) può guarire in meno di 3 mesi chiediti perchè la tua cervicale non può fare lo stesso…

Il dolore neuroplastico , ovvero quello cronico che deriva dal sistema nervoso, può persistere per anni, anche decenni.

Esso è memorizzato nel sistema nervoso, non solo nei tuoi nervi ma nel tuo cervello.

Attenzione : non sto dicendo che non sia reale. E’ assolutamente reale.

Il suo lavoro abbiamo detto è proteggere il corpo da potenziali danneggiamenti. Il dottor Sarno, pioniere di questa scoperta, era arrivato alla conclusione che il dolore cronico neuroplastico stesse proteggendo non solo il nostro corpo ma la nostra psiche.

personalita

Tutte le persone che soffrivano da questa tipologia di dolori avevano caratteri molto simili. In particolare queste persone avevano queste caratteristiche principali :

  • L’overachiver , ovvero “chi vuole far troppo“, “chi eccede nelle aspettative”. Si riferisce a una persona che si impegna al massimo in ogni cosa che fa, spesso oltre i limiti ragionevoli, per ottenere risultati eccellenti.
  • The goodist : ovvero “chi cerca di fare sempre il bene”. Si riferisce a una persona che si preoccupa costantemente di fare la cosa giusta, e che spesso si sente in colpa se non riesce a farlo.
  • Il perfezionista: ovvero si riferisce a una persona che cerca costantemente di raggiungere la perfezione in ogni cosa che fa, e che spesso si sente insoddisfatta anche se ha ottenuto risultati eccellenti, perché crede che potrebbe fare ancora meglio.
  • People pleaser : ovvero “chi vuole piacere a tutti”. Si riferisce a una persona che si preoccupa troppo di ciò che gli altri pensano di lui/lei, e che spesso fa sacrifici per accontentare gli altri, anche a discapito delle proprie esigenze.

 

Analizzando quindi questi aspetti della personalità mi sono rivisto perfettamente. Questi sono solo alcuni aspetti della personalità, per avere una visione globale guarda questo questionario.

Queste tipologie di carattere inoltre tendono a reprimere molto all’interno, non esprimendo le proprie emozioni, evitando il confronto in situazioni critiche dove in realtà ci sarebbe il bisogno di fare valere la propria versione dei fatti.

Cervicale Cronica : Lo stress come alimentore

Lo stress represso, la tristezza e l’infelicità diventano “rabbie” riversate nel nostro inconscio.

Guarda il tuo inconscio come un serbatoio di ricordi, rabbia, pensieri negativi, traumi, e repressione.

cervicale cronica
Il serbatorio cervicale cronica

Ogni qualvolta che nella vita di tutti i giorni diciamo di “SI” o “OK” a qualcosa che in realtà non ci piace o solo per accontentare gli altri, questo va ogni volta a riempire il serbatoio.

Nel mio caso, quando il dolore alla cervicale era iniziato , stavo reprimendo una carriera del calcio fallita, un lavoro d’ufficio che mi stava facendo diventare isterico, e stavo vivendo in una nazione che non mi apparteneva più.

Volevo realizzare i miei sogni ma non sapevo più da dove iniziare. Dovetti mollare tutto. E nonostante girai il mondo il dolore al collo continuava.

Vedi non basta mollare tutto. Perché il tuo inconscio non ti molla mai veramente. È sempre lì a ricordarti che il serbatoio è pieno.

Il tuo inconscio è il tuo bambino interiore. Vuole essere visto e bisogna dargli voce per farlo ritornare ad un livello bilanciato.

Spero che non ti stai perdendo in tutte queste metafore. Voglio semplicemente farti capire che il dolore è registrato da qualche parte e dare voce al dolore vuol dire dare voce al tuo subconscio.

Ma come ? ti chiederai.

Fatti una domanda: che cosa nella tua vita ti sta creando disagio : preoccupazioni, stress, vecchi ricordi, il futuro, la paura di non ritornare a stare bene….

Non sei il solo in tutto ciò. Esiste sempre una via d’uscita.

Ti consiglio di scaricare e leggere il mio libro “Il potere della consapevolezza”  per capire le tecniche per regolare le tue emozioni e quindi anche il tuo sistema nervoso.

BOOK COVER IL POTERE DELLA CONSAPEVOLEZZA

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Il processo di guarigione 1 :  Dai voce al tuo dolore

Dare la voce al tuo subconscio vuol dire semplicemente accogliere il dolore senza paura.

Vuol dire collegare il dolore a quello che stai reprimendo o hai represso per molto tempo.

Vuol dire, dire di NO quando invece continui a dire di “SI” a tutto e tutti.

Vuol dire ascoltare il tuo bambino interiore. Vuol dire , poterti incazzare quando è ora di incazzarsi.

Vuol dire, lasciare andare.

Esiste un potente esercizio per fare ciò , si chiama tracciamento somatico 

Una volta capito questo importante concetto del conscio, subconscio ed emozioni represse qualcosa dentro di te cambierà.

Avrai un pelo più di autocompassione, prenderai confidenza che non esiste nulla di danneggiato o rotto dentro di te.

Capirai che il dolore è un alleato e non un nemico.

Il dolore ti sta facendo vedere cos’è che deve essere svuotato nel serbatoio.

La divulgazione del Metodo NeuroBalance per la cervicale cronica

Quando ho risolto il mio dolore cervicale ho immediatamente sentito il bisogno di divulgare queste informazioni a chiunque incontrassi tra amici, parenti e ovviamente anche in università. Ero però al secondo anno di università e al tempo stavo ancora lavorando da massaggiatore nel mio studio privato a Groningen (Olanda).

Pochi mesi dopo decisi di mollare la carriera da massaggiatore per dedicarmi interamente alla divulgazione online e al coaching attraverso il mio nuovo portale VenezianoTherapy.com

Nel 2023 inizia a sviluppare video per YouTube insieme alla scrittura del mio Blog. Replicai il mio stesso successo di guarigione per decine di altre persone che soffrivano da dolore cronico (non solo cervicale).

Nel mentre mi appassionai quindi anche di psicologia applicata : ovvero di tecniche per incrementare lo stato di benessere mentale (ad esempio la mindfulness, la scrittura espressiva,  la pratica di gratitudine).

In questi anni di istruzione e pratica sono stati estremamente utili le testimonianze di centinai di persone che seguendo questo metodo si sono liberate totalmente dal dolore.

Al termine di questo articolo trovi il link del mio nuovo Corso Online “Metodo NeuroBalance”

Il processo di guarigione 2 :  Le prime resistenze

E’ difficile fare passare il messaggio che si possa guarire attraverso un cambio di credenza e degli esercizi che regolano il sistema nervoso ed esprimono emozioni represse.

Questo sembrava assurdo anche a me all inzio.

Questo percorso terapeutico “mente-corpo” non è per tutti, non perchè non funziona per tutti ma semplicemente perchè sono pochi coloro che si approcciano a nuove terapie con una mente aperta.

Se sei arrivato fin qua sono sicuro che questo metodo può fare al caso tuo.

Per fortuna oggi abbiamo diversi studi scientifici che attestano l’efficacia di questi trattamenti.   Come questo che ti mostrerò di seguito.

Terapia Mind-Body :  Evidenze scientifiche

Lo studio scientifico intitolato “Effetto della terapia di riprocessamento del dolore rispetto al placebo e alla cura abituale per i pazienti con dolore cronico alla schiena: uno studio clinico randomizzato” ha esaminato l’efficacia della terapia di riprocessamento del dolore (PRT) nei confronti del placebo e della cura abituale per i pazienti affetti da dolore cronico alla schiena.

Lo studio ha coinvolto 150 pazienti con dolore cronico da almeno 2 anni e con anormalità alla colonna vertebrale, i quali sono stati assegnati in modo casuale a uno dei tre gruppi di trattamento:

  1. PRT (Pain Reprocessing Therapy) più generalemente chiamata Mind-Body Therapy ;
  2. Placebo ;
  3. Cura abituale (Fisioterapia & Cure Medicinali) ;

La PRT ha comportato un intervento di psicoterapia basato sull’identificazione e la riprogrammazione dei ricordi dolorosi, mentre il gruppo del placebo ha ricevuto un trattamento simile, ma senza l’elemento terapeutico attivo.

Il gruppo di cura abituale ha ricevuto la normale assistenza sanitaria come fisioterapia e cure medicinali.

I risultati dello studio hanno mostrato che il gruppo PRT ha riportato un miglioramento significativo nella riduzione del dolore cronico rispetto ai gruppi del placebo e della cura abituale.

In particolare, il 66% dei partecipanti del gruppo PRT sono guariti completamente.

Terapia Mind-Body : Come funziona

Questo è incredibile, visto che stiamo parlando di persone che sono state trattate senza l’uso di terapie passive o manuali.   Appunto adiamo a fondo su come agisce questa terapia.

Step 1 : Educazione al dolore.

Inizialmente al paziente viene spiegato che non esiste nessun legame tra il suo dolore e la rottura di un tessuto mescolare o osseo.

Questo step viene altamente sottovalutato dalla stragrande maggioranza dei terapisti del settore medico. Ritengo di cruciale importanza ottenere le informazioni che fanno capire al paziente perché il dolore suo persiste e come può attivamente gestirlo senza l’uso terapie da macchinari, medicinali, o di manipolazione.

Attenzione: Con questo non dico che queste terapie non dovrebbero esistere ma se andiamo a valutare le ultime evidenze scientifiche esse non vanno a giustificare un trattamento duraturo ed efficiente.

In questi casi stiamo parlando di dolori cronici neuroplastici quindi non derivati da problematiche gravi come tumori, lesioni, infezioni, malattie autoimmuni.   La Pain Reprocessing Therapy agisce sulle false credenze del paziente che sono state indotte da un sistema sanitario che guarda il corpo ancora come un robot, come una macchina da aggiustare.

False Credenze

La terapia mira quindi a liberare il paziente da credenze limitanti, come quella che “attenzione a fare quel movimento , potresti aggravare la situazione! “ oppure “la tua schiena sembra quella di un 80 enne” , oppure “ Sei pieni di ernie e protrusioni “ o ancora “la tua postura è errata”… Potrei menzionare decine e decine di false informazioni e giustificazioni al dolore che sono ancora usate tutt’oggi da professionisti che non hanno minimamente aggiornato la loro cultura scientifica.

Una volta liberati da false credenze, il corpo e la psiche reagisce in modo da “slegare” tensioni protettive.

Questo non vuol dire che la tua colonna tornerà quella di un bambino, perché non è questo l’obbiettivo della terapia. L’obbiettivo della terapia é diminuire drasticamente la tensione al tuo sistema nervoso facendoti riassaporare pian piano quello che il tuo corpo è realmente capace di fare.

Step 2 : Regolazione del sistema nervoso

Il movimento fisico, quindi, viene ristabilito gradualmente senza la paura di rompere qualcosa… Uno strumento della terapia è il tracciamento somatico (qui trovi una mia audio-guida) , un esercizio di mindfulness che collega le tue sensazioni corporee dolore come sicure.

Un’altro che uso praticamente giornalmente per programmare il mio sistema nervoso è il TAPPING EFT, troverai diverso materiale su questo sul mio Canale YouTube.

Attraverso questo processo il cervello inizia a processare informazioni che prima erano ritenute dannose come normali.

La caratteristica incredibile del cervello di processare e rimodellare le informazioni crea fisicamente un nuovo ambiente capace di curare alla radice il dolore.

Questo è un processo automatico ed incoscio. Il tuo corpo sa come guarire quando gli dai gli input corretti.

Step 3: Espressione delle emozioni represse

Come ultimo step viene presa in considerazione l’aspetto emozionale, in particolare quello represso.

Questo aspetto viene lavorato attraverso una terapia espressiva che dia voce alle paure e alla rabbia che ci portiamo dietro da mesi se non anni.

Il dolore quindi diventa un segnale del nostro inconscio, processato inizialmente come falso allarme, come segnale di protezione del nostro corpo che non ha più senso di esistere. Perché non c’è nulla da proteggere se quello che ci faceva paura o rabbia viene messo alla luce.

Tutto questo ti sembrerà bizzarro e difficile da digerire ma ciò non vuol dire che non sia vero. Perché se ha funzionato per il 66% delle persone di questo studio scientifico e ha funzionato per migliaia di altre persone che hanno messo la loro testimonianza alla luce di tutti.

Allora qualcosa di vero ci sarà pure.   Provare per credere.

Alla fine che cos’è che abbiamo da perdere se non il tempo da dedicare in qualcosa che potenzialmente potrebbe cambiarti la vita. In più non ha effetti collaterali o rischi.

Tutto il contrario degli interventi chirurgici e manipolazioni.

Ci sono decine di studi che stanno attestando questo procedimento di guarigione.

Esistono libri e podcast da leggere e sentire per capire che tutto ciò è solo l’inizio di un nuovo modo di “riabilitarsi” nel mondo moderno.

COSA FARE DA ADESSO ?

Accedi al mio nuovo corso “Metodo NeuroBalance”.  Ho finalmente raggruppato in un unico posto tutto quello che ti serve. In questo modo non devi perdere ulteriore tempo per trovare le info e gli esercizi sparsi in tutto il web.

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locandina

Un abbraccio,

Alessio  

Fisioterapista di VenezianoTherapy 

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