Soffri da dolori persistenti da mesi, se non anni? Ti sei sottoposto a visite ortopediche, fisiatriche, neurochirurgiche a non finire? Risultato: hai speso un sacco di soldi, ma la tua situazione fisica è rimasta invariata, se non peggiorata.
Il problema è che ogni professionista ti dà un parere diverso e non sai più a chi credere. Alcuni ti consigliano addirittura la chirurgia, altri ti suggeriscono di provare pozioni magiche a base di acido ialuronico e acqua di Lourdes, mentre altri credono nell’approccio omeopatico o magari in qualche cerotto anti-infiammatorio…
Scherzi a parte, è ora di affrontare la situazione seriamente. Andiamo a spiegare scientificamente perché i dolori cronici tendono a non guarire e quali sono le soluzioni che la nuova neuroscienza ci sta offrendo.
In questo articolo voglio informarti che una soluzione esiste ed è probabilmente molto diversa da tutto quello che hai provato fino ad oggi. Alla fine di questa lettura, avrai compreso le reali cause della maggioranza (85%+) dei dolori persistenti e avrai a disposizione degli step pratici da seguire.
Mettiti comodo perché questo articolo è uno dei più completi e attendibili che puoi trovare in rete riguardo ai dolori persistenti.
Prima di iniziare, permettimi di presentarmi: sono Alessio Veneziano, terapista e fondatore di Veneziano Therapy.
Lavoro nel mondo della riabilitazione e del benessere da oltre 10 anni. Veneziano Therapy è la piattaforma online di riferimento in Italia per coloro che soffrono da dolori persistenti. Attraverso un approccio innovativo e basato sulla nuova scienza del dolore il mio approccio ha aiutato centania di persone a ritornare ad una vita senza limitazioni fisiche. Se vuoi saperne di più su di me clicca qui.
Ok adesso che ci conosciamo partiamo con l’articolo.
Dolori Persistenti : la (vera) causa (quasi) mai presa in considerazione
La mia carriera nel mondo della fisioterapia fece una svolta drammatica nel 2021. Finalmente avevo risolto uno dei miei dolori persistenti al collo che mi portavo dietro da ben 5 anni. Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (Maggio del 2024), sono ancora “pain-free”. Tutto grazie al metodo NeuroBalance.
Ma come ci sono riuscito ? Partiamo dall’inizio.
La credenza che la causa del dolore persistente sia di natura muscolo-articolare (quindi relativa a come le ossa, muscoli, tendini sono strutturati) non è totalmente esatta. Infatti la regione in cui senti il dolore è solo l’ultima ruota del carro.
Il cervello è colui che causa il dolore, e lo rimanda nella zona dolorante attraverso il sistema nervoso centrale e periferico.
CERVELLO —> SISEMA NERVOSO —> DOLORE
Attenzione, non sto per dirti che i tuoi dolori sono in qualche modo frutto della tua immaginazione. Assolutamente tutt’altro. Il dolore è reale al 100%. Sempre. Quello che sto cercando di dirti è che se vuoi trovare la radice del problema devi capire come il dolore si crea e quindi andare ad influenzare la sua radice e non il sintomo.
Dolori Persistenti : Come si Creano
Se parliamo di dolori relativi a traumi fisici, essi di solito guariscono entro le 12 settimane dall’insorgenza (3 mesi), anche in caso di fratture.
Ovviamente, è necessario escludere patologie “gravi” come infezioni, tumori o malattie autoimmuni. Se il dolore persiste oltre questo periodo di tempo (3 mesi), si inizia a parlare di “cronicizzazione”.
Attualmente, identifichiamo tre principali cause che perpetuano il dolore:
- Sistema Nervoso Ipersensibile
- Danneggiamento/Malfunzionamento del Sistema Nervoso
- Struttura Muscolo-Scheletrica (Artrosi, Ernie, Discopatie, Scoliosi, ecc…)
Secondo gli ultimi studi (come il Boudler Study del 2022 effettuato negli USA) la prima causa è quella più sovente, ovvero il Sistema Nervoso Ipersensibile.
E qui inizia già ad squillare un campanello d’allarme nella tua psiche.
Starai pensando : “Ma come è possibile che non sia la struttura del mio corpo ad influenzare il dolore ?”
Te lo spiego attraveso questo studio.
Il Boulder Study del 2021 : Un cambio di Paradigma Mondiale nel mondo della medicina riabilitativa
150 pazienti con dolori cronici alla schiena, avevano presentato tutta una serie di malformazioni alla struttura della loro colonna vertebrale (enrie, discopatie, ecc…). Essi sono stati divisi in 3 gruppi :
Primo Gruppo : 50 persone alla terapia di riprocesso del dolore (Pain Reprocessing Therapy) –> Terapia Psicologica e Cognitiva che spiegherò più nel dettaglio successivamente nell’articolo.
Secondo Gruppo : 50 persone alla terapia placebo
Terzo Gruppo : 50 persone alla terapia convenzionale (fisioterapia,farmaci,ecc..)
Ecco i risultati dello studio :
Il 66% delle persone nel primo gruppo ha riportato una completa guarigione. Questo risultato è significativo, considerando che questi pazienti avevano delle degenerazioni ai dischi, considerate come causa del dolore.
Ciò indica che il vero problema risiedeva nel loro sistema nervoso centrale. Pertanto, attraverso una terapia mirata a bilanciare il sistema nervoso, è possibile raggiungere il benessere!
Dolori Persistenti : La Causa NON è nella tue vertebre
Numerosi studi come questo del 2015 dimostrano come le ernie, protusioni, degenerazioni ai dischi sono da considerarsi principalmente dei segni di invecchiamento e non necessariamente cause di dolori.
Purtroppo, la medicina convenzionale tende ancora a dare troppa importanza a queste “rughe” del nostro corpo, infondendo ansia, paura nella popolazione affetta da sintomi persistenti.
In questo altro studio Giapponese del 2014 notiamo come la prevalenza di DD (Disk Degeneration) è già del 70%+ nella popolazione sotto i 50 anni.
Quante volte ho visto persone postare la propria risonanza magnetica o referto su gruppi facebook chiedendo consigli alle persone del gruppo chiedendo : “Cosa ne pensate di questa risonanza ?”
Chiariamo una volta per tutte che da una risonanza non si può eseguire una diagnosi, a meno che questa risonanza o referto non evidenzia problematiche più serie come ernie di grandi dimensioni, tumori o fratture.
Dolori Persistenti : I fattori che perpetuano il dolore
Come dimostrato da numerosi studi scientifici sul dolore, i principali fattori che lo perpetuano sono di natura principalmente psicologica e sociale. Nei dolori cronici nociplastici, i fattori biologici hanno una minore rilevanza poiché è noto che questa tipologia non è associata a problematiche strutturali nei tessuti (muscoli, tendini, ossa, ecc.).
Lo stress e l’ansia sono presenti in tutti i casi che ho trattato con successo utilizzando questo approccio.
Lo stress e l’ansia si inseriscono in un ciclo vizioso che alimenta il dolore. Il cervello non fa distinzione tra un pericolo reale, come la presenza di un leone nella stanza, e un pericolo interpretato, come l’ansia per il dolore, i problemi familiari o sul lavoro, la mancanza di supporto sociale, lo status socio-economico, eccetera.
Il cervello decide di “proteggere” il corpo attraverso una serie di sintomi, come la contrazione muscolare, il dolore, l’ansia stessa, il senso di sbandamento, e altri ancora.
La lista delle condizioni che lo stress può creare è lunga e non è lo scopo di questo articolo elencarle tutte. Quello che voglio farti sapere è che anche se il dolore è intenso, può essere generato da un sistema nervoso ipersensibile e può essere completamente reversibile senza terapie manuali o farmacologiche.
Dolori Persistenti : Come agisce l’approccio PRT/ NeuroBalance
La terapia consiste nel permettere al cervello di rielaborare la percezione del dolore. Nei dolori nociplastici, causati da un sistema nervoso ipersensibile, la differenza non è nella struttura del tuo corpo, ma nella tua reazione al sintomo (per esempio con ipervigilanza).
In altre parole, se pensavi che il tuo dolore fosse causato da discopatie, ernie, protusioni, eccetera, dopo la terapia queste degenerazioni saranno comunque presenti. L’obiettivo non è modificare o correggere il corpo, ma agire sul centro del dolore, ovvero il tuo cervello.
Aree di attivazione del cervello PRIMA DELLA TERAPIA.
Aree di attivazione del cervello DOPO LA TERAPIA
Vedi la differenza tra prima e dopo ? In rosso vedi l’attivazione cerebrale.
Questo processo può avvenire attraverso i 3 step :
- Educazione alla Neuroscenza Del Dolore
- Terapia di Riprocesso del Dolore –> Mindfulenss , Tracciamento Somatico, Tapping EFT, Scrittura Espressiva
- Mindset Training.
Il percorso è impegnativo, ma i risultati sono tangibili e soprattutto duraturi nel tempo. A differenza dei massaggi, delle manipolazioni e della fisioterapia tradizionale, questa terapia agisce in modo permanente sulla percezione dei segnali corporei da parte del cervello.
Può sembrare incredibile… Posso comprendere lo scetticismo. Anch’io lo ero all’inizio. Tuttavia, non saresti il primo a intraprendere questo percorso. Attualmente, disponiamo di centinaia di testimonianze di persone che hanno ottenuto la guarigione attraverso questo approccio. Le prime testimonianze sono arrivate dagli Stati Uniti, dove questa metodologia è stata sviluppata.
Andrea è stato uno degli ultimi a recensire il prodotto (NeuroBalance). Puoi vedere le altre recensioni verificate su TrustPilot.
Dolori Persistenti: L’ipervigilanza come aggravante
L’attenzione costante e eccessiva verso il dolore può amplificarne la percezione, rendendolo soggettivamente più intenso. Questo accade perché il cervello, quando si focalizza in modo eccessivo sul dolore, amplifica i segnali di dolore inviati dal corpo (esempio dando il comando di rilasciare gli ormoni dello stress : cortisolo) , creando un circolo vizioso di sensibilizzazione.
Inoltre, l’ipervigilanza può contribuire a mantenere attiva la risposta di allarme del sistema nervoso, nota come “modalità di difesa”, che porta a un aumento della tensione muscolare. Questo stato di allerta costante può interferire con i processi di guarigione e di recupero, rendendo più difficile per il corpo e la mente trovare un equilibrio e una soluzione al problema.
Questa ipervigilanza inizia a decrementare sin dalla prima settimana dell’approccio NeuroBalance. Il motivo è semplice : inizi a capire che il tuo corpo è sano, che le tue giunture sono sane, che la tua colonna vertebrale è sana e che non c’è il bisogno di proteggere quelle zone con costante ansia e preoccupazione di “romperle” o “danneggiarle”.
Dolori Persistenti : l’85 % è di natura nociplatica (sistema nervoso ipersensibile)
Se parliamo solo di mal di schiena, questi sono di dati citati dal World Health Organization : ovvero il 90% di questi disturbi è di natura non specifica. Non possiamo quindi dedurre quale sia la struttura incriminata a causare il dolore (non un ernia, non una discopatia, non un tessuto muscolare, non un articolazione, insomma ci siamo capiti) .Se incrocio i dati con altri studi scientifici e centinaia di casi studio si può capire chiaramente che il sistema nervoso è colui che rimane in campo in questo puzzle infinito.
Quindi perchè non focalizzarci direttamente su di lui ?
Dolori Persistenti: Cosa fare da adesso
Esegui questo primo test per capire se la tua condizione potrebbe essere trattata attraverso questo nuovo approccio.
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Se il punteggio del test è in una scala dai 7 (compreso) in su (7 su 10) ci sono buone probabilità che il Metodo NeuroBalance possa curare la tua condizione.
IMPORTANTE : Ti invito a escludere ogni patologia grave tramite una prima visita da un medico fisiatra/neurochirurgo/neurologo.
Se questi passsi sopracitati sono stati eseguiti, a questo punto ti invito a guardare il mio seminario gratuito per valutare se il mio metodo terapeutico può fare al caso tuo e prenotare una consultazione gratuita al termine.
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Alessio Veneziano
Terapista & Fondatore di Veneziano Therapy